Politica - 29 aprile 2025, 10:14

Asti si dichiara "libera da Ogm": un ordine del giorno a firma delle minoranze

La mozione impegna il Comune a tutelare le produzioni tradizionali e applicare il principio di precauzione

Asti si dichiara "libera da Ogm": un ordine del giorno a firma delle minoranze

Un  ordine del giorno che ribadisce la contrarietà all'introduzione di organismi geneticamente modificati, compresi quelli ottenuti con le più recenti tecniche di editing genomico. La proposta, avanzata dai consiglieri Mario Malandrone, Mauro Bosia, Vittoria Briccarello, Gianfranco Miroglio, Valter Saracco, Paolo Crivelli e Roberto Migliasso, conferma l'impegno della città come territorio "Ogm free", posizione già assunta nel 2002 con la dichiarazione di "Comune antitransgenico".

Il contesto normativo europeo e nazionale

L'atto prende le mosse dalla complessa situazione legislativa in materia di biotecnologie agrarie. Se la sentenza della Corte di Giustizia UE del 2018 aveva equiparato gli organismi ottenuti con New Genomic Techniques (NGT) agli Ogm tradizionali, la proposta di regolamento della Commissione Europea del 2023 mira invece a una loro deregolamentazione. "Questa deroga - si legge nella delibera - comprometterebbe la possibilità per gli Stati membri di vietarne la coltivazione e eliminerebbe gli obblighi di tracciabilità e valutazione del rischio".

Rischi per l'agricoltura astigiana

Il documento evidenzia come l'introduzione di queste tecnologie rappresenti una minaccia concreta per il tessuto produttivo locale, caratterizzato da piccole e medie aziende e da eccellenze agroalimentari certificate. In particolare, si sottolinea il pericolo di contaminazione genetica delle filiere biologiche e tradizionali, con possibili ripercussioni anche sul piano legale per i coltivatori a causa di controversie sui brevetti.

Le azioni previste dall'amministrazione

L'ordine del giorno impegna il Comune a:

  • Dichiarare Asti "libera da Ogm vecchi e nuovi" attraverso specifica segnaletica
  • Promuovere politiche agricole contrarie all'uso di biotecnologie
  • Attivare campagne informative per aziende e cittadini
  • Valorizzare i prodotti locali non geneticamente modificati

Il principio di precauzione come guida

La decisione si fonda sul principio di precauzione, richiamando diverse sentenze tra cui quella del Consiglio di Stato (n.1281/2013) che riconosce la possibilità di adottare misure protettive anche in presenza di incertezze scientifiche. Viene inoltre ribadita la competenza regionale in materia di coesistenza tra colture, come stabilito dalla Corte Costituzionale (sentenza n.116/2006).

L'iniziativa si inserisce in un più ampio movimento di comuni piemontesi, tra cui Acqui Terme, che hanno recentemente adottato analoghe posizioni in difesa dell'agricoltura tradizionale.

parole chiave: Asti Ogm free, editing genomico, New Genomic Techniques, agricoltura tradizionale, principio di precauzione, Consiglio Comunale Asti, produzioni tipiche

Redazione


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