Attualità - 28 aprile 2025, 09:34

Clima, Asti tra le peggiori d'Italia: cresce l’allarme caldo estremo

Nell'indice del clima 2025 del Sole 24 Ore, la città scivola in fondo alla classifica, tra notti tropicali in aumento e temperature medie sempre più alte, inframezzate da precipitazioni estreme

Clima, Asti tra le peggiori d'Italia: cresce l’allarme caldo estremo

Ad Asti il clima sta cambiando, e non in meglio. Lo certifica l’Indice del Clima 2025 pubblicato dal Sole 24 Ore, che, elaborando i dati di 3B Meteo sul decennio 2014-2024, piazza la città nelle ultimissime posizioni tra i 107 capoluoghi italiani. Un risultato preoccupante, che racconta di un territorio sempre più segnato da temperature torride, notti tropicali e fenomeni climatici estremi.

Mentre Bari festeggia il primo posto per il clima migliore d’Italia, consolidando la sua leadership davanti a Barletta-Andria-Trani e Pescara, Asti si trova a fare i conti con una realtà ben più amara. Il Nord-Ovest, infatti, fa registrare alcune delle performance più negative: insieme ad Alessandria, Piacenza, Cremona, Parma e Reggio Emilia, il nostro capoluogo si distingue in negativo, complice un'accelerazione dei trend climatici più critici.

2,4° in più di media

In particolare, negli ultimi quindici anni le temperature medie giornaliere ad Asti sono aumentate di circa 2,4 gradi rispetto al 2010. Un incremento che si traduce concretamente in quasi 80 notti tropicali all'anno – ovvero notti con temperature superiori ai 20°C – praticamente il doppio rispetto a quelle registrate quindici anni fa. È un dato che pesa sul benessere dei cittadini e che racconta una trasformazione del nostro microclima locale in direzione di condizioni sempre più simili a quelle delle aree mediterranee più calde.

Ma il peggioramento non si limita solo al caldo notturno. Anche gli episodi di caldo estremo, con giornate che superano i 35 gradi, sono in crescita, così come si allunga il periodo tra una pioggia e l’altra: meno giorni di pioggia, ma precipitazioni più violente, più concentrate e più brevi. E in mezzo, lunghi periodi di siccità che mettono a dura prova non solo chi vive in città, ma anche il sistema agricolo e l’ambiente naturale che caratterizzano il territorio astigiano.

Se Bari, le città adriatiche e molti capoluoghi del Sud possono contare su una combinazione virtuosa di brezza estiva, soleggiamento equilibrato e moderata umidità, Asti si trova invece a combattere con l'assenza di questi fattori mitiganti. A peggiorare il quadro c'è anche una stagnazione dell’aria che favorisce l’accumulo di inquinanti e rende l'atmosfera ancora più opprimente nei mesi estivi.

I dati dell’indagine, come sempre, sono disponibili in dettaglio sul portale Lab24 del Sole 24 Ore, dove è possibile consultare per ogni capoluogo la "pagella climatica" aggiornata e confrontare i trend degli eventi estremi. Per Asti, la fotografia scattata nel 2025 lascia pochi dubbi: il clima sta virando sempre più verso condizioni estreme e serve, oggi più che mai, una strategia locale capace di affrontare e adattarsi a questa nuova realtà.

Intanto, mentre in città si fa già sentire l’anticipo d’estate, la classifica lancia un segnale forte: il cambiamento climatico non è più un concetto astratto. È qui, ora, e si sente.

Alessandro Franco

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