Eventi - 24 aprile 2025, 12:21

Il “Verdi” racconta l’opera, la musica barocca e il talento femminile: un giugno ad Asti tra suoni, storie e giovani promesse

Dai palcoscenici della lirica alla riscoperta della musica antica, passando per il talento emergente e l’impegno per la parità di genere: la rassegna “Regie Sinfonie” anima Asti con concerti e narrazioni carichi di fascino e significato.

(Merphefoto)

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Sarà un giugno vibrante quello che si prepara a vivere Asti grazie alla rassegna “Regie Sinfonie”, che torna a popolare il cortile interno del Conservatorio “Verdi” e altri spazi della città con appuntamenti pensati per raccontare la musica in tutte le sue sfaccettature, rendendola accessibile, viva e coinvolgente.

Il primo appuntamento porta in scena alcune delle pagine più celebri di Carmen di Bizet, scelte e interpretate con cura dalle docenti Orietta Lanero e Simonetta Steffenino. Con loro, gli allievi e le allieve del Conservatorio, protagonisti di un progetto che unisce il canto lirico al racconto teatrale. A guidare il pubblico nella tormentata vicenda dell’amore tra la seducente gitana e Don José sarà la voce narrante di Giovanni Tasso, capace di restituire tutta la passione e il dramma di un’opera che, da più di un secolo, continua a far battere i cuori.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Raccontando l’opera”, con l’ambizione di avvicinare i più giovani al repertorio lirico, nella convinzione – fermamente condivisa dai promotori – che una storia ben raccontata e una musica ben eseguita possano far germogliare una passione duratura, allargando le fila dei frequentatori del teatro d’opera.

Ma non c’è solo lirica. Sabato 7 giugno, sempre nel cortile del “Verdi”, sarà la volta dell’ensemble I Musici di Santa Pelagia che, sotto la guida del violinista parmense Maurizio Cadossi, offrirà un viaggio travolgente tra Ciaccone, Passacaglie e Battaglie tra i Capricci delle Follie, rivelando tutta la modernità e il brio della musica barocca. Un programma che, da Falconieri a Vivaldi, metterà in luce l’ironia, la vivacità e l’inventiva di un repertorio ancora troppo spesso sottovalutato.

Il 14 giugno la rassegna si sposterà nella suggestiva cornice dell’Archivio Storico di Via Massaia per accogliere il recital della pianista Clarissa Carafa, giovane artista astigiana ormai adottata dalla scena musicale genovese. Il programma, raffinato e avvolgente, si concentrerà sulla produzione francese tra Otto e Novecento, intrecciando le delicate melodie di Fauré e Ravel in un gioco di specchi sonori che promette emozioni forti, ma di una sobrietà tutta francese.

Chiuderà il mese, sabato 28 giugno, l’ensemble cameristico dell’Orchestra Femminile di Fiati WBDI Italia, diretta da Alessandra Tamborlani. Una formazione tutta al femminile non solo nella composizione dell’orchestra, ma anche nel repertorio, che comprende esclusivamente brani scritti da compositrici. Un vero e proprio manifesto musicale per affermare con forza il talento troppo a lungo ignorato di tante musiciste. Dal misticismo medievale di Hildegard von Bingen fino alle note delle compositrici contemporanee, il concerto offrirà uno spaccato affascinante e inedito della storia della musica.

Un cartellone che non si limita a proporre buona musica, ma che cerca – con intelligenza e passione – di accendere nuove scintille di curiosità, stimolare riflessioni e rendere ogni appuntamento un piccolo evento di crescita culturale. Asti risponde con entusiasmo, pronta a farsi sorprendere ancora una volta.

Alessandro Franco

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