Asti - 24 aprile 2025, 08:51

"Quella del garante dei detenuti è una nomina politica, del tutto avulsa alla vita sociale"

Lo sostengono i consiglieri della lista civica "Prendiamoci Cura di Asti", ennesima voce critica a seguito di una decisione che sta facendo molto discutere

I consiglieri di "Prendiamoci Cura di Asti" Paolo Crivelli (già candidato sindaco per il centro-sinistra) e Walter Saracco (immagine d'archivio)

I consiglieri di "Prendiamoci Cura di Asti" Paolo Crivelli (già candidato sindaco per il centro-sinistra) e Walter Saracco (immagine d'archivio)

Vorremmo esprimere, come Consiglieri eletti della lista Civica “Prendiamo Cura di Asti” alcune brevi considerazioni in merito alla vicenda della nomina del nuovo “Garante dei Diritti delle persone private della Libertà” per la città di Asti.

Altri amici Consiglieri dell’Opposizione in Consiglio hanno già ampiamente segnalata l’inappropriatezza di una nomina che sacrifica per l’ennesima volta l’interesse collettivo sull’altare dell’interesse di partito. Non si può definire in altro modo la assoluta mancanza di considerazione dimostrata, nella valutazione dei curricula dei candidati, per l’esperienza professionale ed umana maturata nell’ambito specifico carcerario.

A tal proposito le Linee Guida tra ANCI d il Garante Nazionale recitano tra i requisiti auspicabili per la nomina dei rappresentanti nominati dai Comuni:

“.. ruolo che necessita di formazione ed esperienza sul campo nell’ambito della promozione e della tutela dei diritti Umani, in particolar modo in quello della privazione della libertà personale e dell’Esecuzione penale”.

Ci si potrebbe allora domandare, dopo quanto accaduto, perché mai si continui a richiedere, ai candidati a ricoprire ruoli istituzionali più o meno importanti, informazioni sulle capacità acquisite e dimostrate nella materia specifica: basterebbe dimostrare, senza altro merito, l’appartenenza, la sintonia col partito dominante.

Questo esempio, ma ad Asti ve ne sono stati certamente altri, confermano nel cittadino l’impressione che la politica sia campo del tutto avulso dal resto della vita sociale, ove in realtà vigono regole di comportamento, leggi non scritte che eludono quelle dello Stato e finalizzate esclusivamente alla gestione ed al mantenimento del potere, sotto qualsivoglia forma sia rappresentato.

Non ci si può stupire allora del progressivo e sembra inesorabile declino dell’interesse dei cittadini per la vita politica. Quello che dispiace particolarmente è che alle stesse conclusioni giungano persone di buona volontà, disposte a lavorare con impegno ed onestà non esclusivamente per la progressione personale ma anche nell’interesse della collettività. Quanto ci mancheranno queste persone!

I consiglieri comunali della lista "Prendiamoci Cura di Asti"

Al direttore


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