Attualità - 22 aprile 2025, 08:39

Morte del Papa: le reazioni nell'Astigiano che lo ha vissuto da vicino nel 2022. I ricordi della città, di Portacomaro e di Tigliole

"Oggi non piangono solo i credenti, ha saputo arrivare a tutti, essere di tutti". "Il Papa era uno di noi". "Aveva la santità nel cuore"

Il Papa ad Asti (MerfePhoto)

Il Papa ad Asti (MerfePhoto)

Non si ferma - e rimarrà ancora a lungo - l'ondata di commozione e ricordi nel mondo, ma anche nell'Astigiano, per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta ieri, 21 aprile 2025, giorno di Pasquetta. Una scomparsa che ha stupito, nonostante le condizioni precarie di salute dopo il lungo ricovero al Gemelli. Uno stupore che deriva dalla sua presenza tra la folla negli ultimi giorni, Pasqua compresa, seppur affaticato e con voce flebile. 

La commozione è particolarmente intensa a Portacomaro, dove il Papa aveva fatto visita alla cugina Carla Rabezzana nel novembre 2022 per festeggiare il suo 90° compleanno, condividendo un pranzo con i cibi della tradizione piemontese. Un momento che la cugina aveva definito "uno dei più belli della sua vita", ma dopo, "Giorgio", si era recato anche a Tigliole dove vive un'altra cugina, Delia, con il marito Franco Travo.

Papa Bergoglio con Delia e Franco Travo

Oggi Carla Rabezzana, chiusa nel suo dolore nella casa di Portacomaro, con voce rotta dal pianto ha dichiarato: "Non riesco nemmeno a parlare. Scusatemi, ma è una notizia terribile. Provo solo tanto, tanto dolore". Carla è anche infortunata e ieri non ha voluto incontrare nessuno, uscendo solo a fatica per un breve saluto.

Il Pontefice con la cugina Carla Rabezzana

Racconta il sindaco di Portacomaro, Alessandro Balliano: "Ho scoperto della scomparsa da una sua collega giornalista che mi ha chiamato per una dichiarazione mentre mi trovavo nella mia azienda agricola. La notizia mi ha preso molto alla sprovvista perché solo a Pasqua il Santo Padre era in mezzo alla folla a benedire, quindi era veramente ritornato più in forma rispetto alle settimane passate del ricovero. Un'emozione unica averlo qui nel 2022. Era arrivato per una visita privata per il compleanno di Carla ma poi ha fatto una specie di fuori programma ed è passato anche alla casa di riposo dove ha incontrato le persone presenti e lì ho avuto modo di parlargli più volte. Lo abbiamo accolto io e il parroco, poi quando è stato lì in mezzo alle persone abbiamo pregato insieme a lui. E la cosa che mi ha colpito maggiormente è il fatto che per me, lo dico, aveva veramente la santità nel cuore perché per lo sguardo, per il timbro di voce, per il calore delle mani nella stretta delle mani, quando ci siamo salutati. Era veramente una persona che ti trasmetteva dalla sua grande semplicità d'espressione, ma veramente una profondità d'animo infinita".

Il sindaco Balliano nella casa di riposo di Portacomaro con il Santo Padre

L'ultima comunicazione con la famiglia astigiana risale a pochi giorni fa, quando il Pontefice aveva inviato un messaggio vocale alla cugina Nella Bergoglio (titolare di un ristorante nel Cuneese) per rispondere agli auguri di Pasqua. Nel breve audio, con voce affaticata, il Papa aveva detto semplicemente: "Grazie tante. Un abbraccio a tutti Nella. Grazie".

A ricordarlo anche il sindaco di Tigliole, Daniele Basso: "'Oggi non piangono solo i credenti. Papa Francesco era di tutti. La rivoluzione che ha iniziato, con verve, autenticità, coraggio e fede incrollabile e illuminazione non potrà essere fermata. Nel 2022 e per una realtà come la nostra, ricevere una visita a un evento di quel genere è normale che ci abbia un po' cambiato. Siamo tutti colpiti, tutto il mondo è colpito, però chi ha avuto la fortuna di di accoglierlo, di di ricevere una visita, di conoscerlo, ha un po' percepito tutto quello che ruota intorno a una persona di di questo genere".

All'incontro di Tigliole era presente anche Davide Migliasso, sindaco di San Damiano come rappresentante della Provincia di Asti e della Comunità collinare. "Una morte che mi ha colpito tanto, lo avevo incontrato a Tigliole, mi ha detto 'Dio ti benedica e grazie per il lavoro che fate'. Mi ha consegnato la medaglia papale che conservo con grande cura. E' stato un Papa tra le gente e lascerà un segno indelebile con i suoi esempi verso i più deboli. Incontrare un Papa è un'emozione fortissima che conserverò nel cuore".

Le bandiere della Provincia di Asti sono a mezz'asta in segno di lutto e il presidente (e sindaco di Asti), Maurizio Rasero ha diramato un messaggio di cordoglio: "La comunità astigiana, come in tutto il mondo, piange e prega per Papa Francesco tornato alla casa del Padre. Il Papa era uno di noi. Sembra impossibile perché lo abbiamo visto solo il giorno prima dare speranza e conforto a tutta l’umanità con le sue parole e la sua benedizione in occasione della Pasqua. Era il Papa di tutti, soprattutto agli ultimi, dei più deboli e fragili. Punto di riferimento insostituibile, lascia un vuoto incolmabile".

Il presidente Rasero ricorda i due giorni di visita di Francesco in città. “Avevo fotocopiato un volumetto di poesie in dialetto di Nino Costa chiedendo al Vescovo, Marco Prastaro, di farglielo trovare nella stanza preparata in Vescovado. Mi confidò di averle apprezzate”.

Prima e dopo la visita in città, Rasero era stato più volte in Vaticano. Grande fu la gioia del Papa per aver ricevuto la cittadinanza onoraria. “Quando era in Argentina i suoi nonni gli parlavano di Asti, disse che aveva sempre portato questa terra nel suo cuore”.

 Con la cittadinanza onoraria, la giunta comunale conferì a Bergoglio l'Ordine di San Secondo, sia per la sua statura di grande uomo di pace, sia per il forte legame mantenuto con il territorio astigiano “Ho avuto la fortuna durante mio mandato di ricevere ospiti importanti, - conclude Maurizio Rasero - il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La visita del Papa, l’incontro con questo uomo straordinario è stato un fatto epocale che nessuno dimenticherà”.

  Il sindaco Rasero consegna la cittadinanza onoraria a Papa Francesco

Un pensiero e un ricordo speciale anche da Renata Sorba presidente APRI (Associazione piemontese retinopatici e ipovedenti. "Nel 2016, mandai al Papa il mio primo libro e venni chiamata dal suo Segretario personale che mi invitò ad un'udienza privata. Un momento emozionante; partimmo il 21 settembre, diluviava e andammo in Sala Nervi, insieme ad altri disabili e quando il Papa arrivò da me, mi mise la mano sulla spalla dicendomi 'Non vedete con gli occhi ma con il cuore' e mi salutò con 'cerea'. Quando arrivò ad Asti, si ricordò del mio cane guida e lo accrezzò. Un incontro magico per me. Lui un papa innovativo e mediatore. Non credo ce ne saranno come lui".

Betty Martinelli

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