Una giornata per celebrare e promuovere un'eccellenza specifica del territorio. Si è svolta a Montegrosso d'Asti la prima edizione della rassegna dedicata al Barbera d'Asti Superiore DOCG "Colli Astiani", intitolata "Un vino, un territorio". L'evento ha rappresentato un'importante occasione per approfondire l'evoluzione e le prospettive di crescita di questa sottozona, nata ufficialmente nel 2000.
Un territorio unico tra Asti e la Valle Tanaro
La sottozona "Colli Astiani" identifica un'area produttiva con caratteristiche di suolo, clima e metodi altamente omogenei, capaci di conferire al Barbera d'Asti Superiore tratti distintivi e riconoscibili. Comprende sette comuni - Azzano, Isola d'Asti (la parte a sinistra della strada Asti-Montegrosso), Mongardino, Montaldo Scarampi, Montegrosso d'Asti, Rocca d'Arazzo e Vigliano d'Asti – oltre ad alcune frazioni del comune di Asti (San Marzanotto, Montemarzo, Valle Tanaro).
Si tratta di un territorio di origine pliocenica (tra 5,3 e 2,6 milioni di anni fa), con suoli sabbiosi di origine marina, come testimoniano i fossili di balenottere ("viglianottere") rinvenuti a Valmontasca di Vigliano. Un terroir vocato a vini eleganti, fini e complessi. Il disciplinare prevede un affinamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 6 trascorsi in legno.
L'associazione produttori e le prospettive di mercato
A promuovere l'evento è stata l'associazione produttori Colli Astiani, che attualmente riunisce sei aziende "motivate e convinte", come si legge nella nota di presentazione. Come spiegato dal presidente Davide Bianco, l'associazione nasce per "valutare le possibilità di questo prodotto di conquistare più spazio nei mercati e quali nuove strategie, anche comunicative, mettere in atto per ottenere questi ambiziosi risultati". La produzione della sottozona è in aumento da circa cinque anni, con buoni riscontri anche a livello internazionale e il supporto dell'ONAV (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), che ha promosso degustazioni in diverse città italiane. Il logo dell'associazione raffigura simpaticamente una viglianottera stilizzata.
Degustazioni e masterclass
Dopo la presentazione del progetto, i partecipanti hanno potuto assaggiare i vini dei produttori presenti. Momento culminante è stata la masterclass condotta dal professor Vincenzo Gerbi, già docente all'università di Torino e Presidente del Consiglio Scientifico dell'ONAV. L'assaggio guidato di sei etichette (da un rosato a un Superiore 2021 da 16,5 gradi) ha confermato la qualità, la finezza e la buona omogeneità organolettica dei Barbera Colli Astiani, requisiti fondamentali per affermarsi sui mercati.
La giornata si è conclusa con una cena basata su un menù tradizionale abbinato ai vini dei produttori associati. L'evento ha registrato una buona partecipazione, suscitando interesse per questa promettente sottozona del Barbera d'Asti.