"Siamo giunti all’ottavo giorno di sciopero della fame contro il taglio dei sette platani di Corso Savona. Accogliamo con piacere la solidarietà espressa dai tre comitati torinesi: Salviamo il Meisino, Salviamo gli alberi di Corso Belgio e Comitato Salviamo la Pellerina.
Chiediamo alla giunta comunale di Asti l'apertura di un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte, includendo:
-I platani di Corso Savona, rappresentati dai sottoscritti;
- Il Presidente di SEquS – Sostenibilità, Equità, Solidarietà, Maurizio Pallante, esecutore dell’esposto denuncia;
-Un rappresentante dei Carabinieri Forestali;
-Uno o più dirigenti decisori della società Lidl Italia Srl;
-Due rappresentanti dell’opposizione in Consiglio Comunale;
-Gli organi di stampa.
L’obiettivo è trovare insieme una soluzione tecnica da adottare come variante al progetto della Lidl, approvato dalla prima Giunta Rasero, per evitare un ulteriore inasprimento della protesta. Non è necessario chiedere fondi per combattere i cambiamenti climatici: basterebbe il buon senso. L'assessore all’Ambiente, anziché eludere il problema, avrebbe potuto esprimere parole concilianti e riconoscere che questi sette platani rappresentano un bene prezioso nella lotta ai cambiamenti climatici e, per questo, non devono essere abbattuti."
Il direttivo di SEquS – Asti: Elena Pavarino, Giuseppe Sammatrice, Patrizia Montafia, Mara Piazzolla e Sabrina Mossetto