"Le frazioni della città tornano periodicamente al centro dell’attenzione, ma solo per un breve momento. Accade che, per un giorno, i problemi irrisolti delle frazioni occupino le pagine dei giornali, poi tutto torna nel dimenticatoio". Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può) tornano sul "problema" frazioni di Asti, aggiungendo che però "il grido di dolore" di chi vive queste realtà non si spegne".
Ex presidenti di circoscrizione e cittadini infatti continuano a battersi affinché le frazioni non vengano abbandonate. "Questi territori sono del tutto assimilabili alle periferie – spiegano Briccarello e Bosia – e resistono nonostante la carenza di servizi fondamentali: strade adeguate e illuminate, fossi manutenuti, un sistema fognario funzionante per evitare inquinamenti, trasporti che non siano risibili".
Ma come risponde l’amministrazione? "Nel solito modo, purtroppo uguale per tutti i governi cittadini, di centrodestra o di centrosinistra", dichiarano i rappresentanti di Uniti si può. "Per le strade abbiamo stanziato una cifra, purtroppo la società sorta per l’illuminazione si è occupata solo della città, la mancata pulizia delle vasche imhoff è stata decisa da Asp, che a sua volta è stata costretta ad adeguarsi a una disposizione di Arera".
Ma la vera mancanza, secondo Briccarello e Bosia, è "uno straccio di programmazione sulle frazioni". Le risorse sono limitate, ma questo non giustifica l’assenza di un piano d’azione. "L’unica soluzione è programmare – affermano – stabilendo per ogni frazione un piano di spesa da attuare in tempi definiti, concordando con gli abitanti le priorità. Nessuno pretende tutto e subito, ma programmare non significa improvvisare o, peggio, accontentare qualche amico".
Alcuni problemi, secondo Uniti si può, potrebbero essere risolti con un minimo di volontà politica. "L’Asp non può far fronte alle richieste di pulizia delle vasche imhoff? Allora il comune, in quanto socio di maggioranza, deve affidare alla sua multi-servizi l’incarico di svolgere il servizio in tutte le frazioni, come intervento per la difesa ambientale", propongono Briccarello e Bosia. Stesso discorso per la viabilità: "Pare incredibile che, in corrispondenza di una farmacia al Palucco, non possa essere predisposta una segnalazione luminosa h24 con un passaggio pedonale rialzato e illuminato a tutela di chi utilizza il servizio".
Le richieste sono chiare: "priorità definite, tempi certi, interventi adeguati e verificati, una gestione dell’illuminazione che includa le frazioni. Non è mai troppo tardi per cominciare a dare risposte – concludono – ma servono volontà politica e capacità esecutive".