Attualità - 21 marzo 2025, 11:35

Giornata Internazionale delle foreste: valorizzare i boschi italiani per un futuro sostenibile

Confagricoltura chiede l’applicazione urgente della Strategia Forestale Nazionale per ridurre la dipendenza dall’importazione di legname e tutelare il patrimonio boschivo

Giornata Internazionale delle foreste: valorizzare i boschi italiani per un futuro sostenibile

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, celebrata il 21 marzo, Confagricoltura ha lanciato un appello per l’applicazione immediata della Strategia Forestale Nazionale, approvata tre anni fa ma ancora in attesa di piena attuazione. Con circa 12 milioni di ettari di boschi, pari al 36% del territorio nazionale, l’Italia è tra i Paesi con la crescita più significativa del proprio patrimonio forestale. Tuttavia, solo una piccola parte di queste risorse viene gestita attivamente, con il rischio di degrado e perdita di biodiversità.

“Il settore forestale presenta numeri così importanti che sembra un paradosso il massiccio ricorso all’importazione di legname”, ha commentato Enrico Allasia, presidente della Federazione Nazionale Risorse Boschive e Coltivazioni Legnose di Confagricoltura. “In Italia il prelievo di legname è fermo al 30% l’anno, rispetto a una media europea che supera il 60%. È necessario valorizzare i boschi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico”.

Il caso del Piemonte: un patrimonio da tutelare

Il Piemonte, con i suoi quasi 1 miliardo di alberi e 52 specie arboree, rappresenta un esempio della ricchezza e della complessità del patrimonio forestale italiano. La superficie forestale regionale copre circa 985 mila ettari, di cui 35 mila dedicati all’arboricoltura da legno. Sono oltre 27 mila le aziende agricole che gestiscono superfici boschive, mantenendo circa 182 mila ettari. “Numeri importanti, per un patrimonio di biodiversità eccezionale”, ha sottolineato Allasia.

Le filiere legate alla risorsa legno, come l’arredo, l’energia da biomasse e l’edilizia, sono molteplici ma ancora troppo dipendenti dall’importazione. Il fabbisogno nazionale di legname ammonta a 53 milioni di metri cubi, di cui solo 15 milioni provengono da risorse interne. L’Italia è la prima importatrice europea di legname per l’industria, la prima al mondo di legna da ardere e la quarta per cippato e scarti di legno.

“Per dare un futuro al comparto, è fondamentale intervenire con l’applicazione della Strategia Forestale Nazionale, semplificando la burocrazia e allentando i vincoli sulle opere infrastrutturali”, ha aggiunto Allasia. Solo così sarà possibile programmare piani colturali in linea con il fabbisogno dell’industria nazionale, riducendo la dipendenza dall’estero e promuovendo una filiera agroforestale orientata alla bioeconomia circolare.

Foreste raddoppiate, ma non pianificate

Negli ultimi 50 anni, le foreste in Italia sono raddoppiate, ma non grazie a una strategia pianificata. Questo incremento è dovuto principalmente alla mancata valorizzazione delle aree rurali e montane, che ha ridotto la deforestazione ma aumentato il rischio di incendi e frane. “Avere una strategia nazionale e un comparto produttivo sostenuto significa garantire un patrimonio boschivo curato e sicuro, riducendo il rischio idrogeologico”, ha spiegato Allasia.

Le attività di manutenzione delle foreste, infatti, sono svolte principalmente dalle aziende agricole con risorse proprie. Senza un supporto adeguato, il rischio è quello di perdere un patrimonio ambientale ed economico di inestimabile valore.

La Giornata Internazionale delle Foreste rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza di un approccio integrato alla gestione delle risorse boschive. L’applicazione della Strategia Forestale Nazionale non solo favorirebbe la crescita economica del settore, ma contribuirebbe anche alla tutela del territorio e alla lotta ai cambiamenti climatici.

“Dobbiamo agire con urgenza”, ha concluso Allasia. “Solo valorizzando i nostri boschi potremo garantire un futuro sostenibile alle generazioni future, coniugando sviluppo economico e tutela ambientale.”

Redazione

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