In arrivo un importante finanziamento per il castello di Costigliole d'Asti: il Ministero della Cultura (MIC) ha stanziato 2.230.000 euro per il completamento dei lavori di restauro, risanamento conservativo, allestimento e ampliamento dei percorsi di visita e accessibilità del maniero.
La notizia, già anticipata al Comune nei mesi scorsi, è ora ufficiale con la pubblicazione del decreto ministeriale. Il progetto di Costigliole è tra i 15 finanziati in Piemonte nell'ambito della programmazione prevista dalla legge 190/2014 (commi 9 e 10).
"Un traguardo di grande importanza - commenta il sindaco Enrico Alessandro Cavallero - che ci consentirà di riportare il castello al suo antico splendore e rendere funzionali tutti i suoi spazi".
Un lungo lavoro di programmazione
Il finanziamento è il risultato di un lungo lavoro di programmazione, durato anni. Come spiega il sindaco, è stato necessario innanzitutto predisporre una variante al Piano Regolatore Comunale (PRGC) per ampliare le destinazioni d'uso del castello e delle sue pertinenze (incluso il parco). Il PRGC vigente, infatti, consentiva solo l'utilizzo del maniero per servizi pubblici, una limitazione che, secondo l'amministrazione comunale, avrebbe ristretto le potenzialità future del complesso. La variante ha introdotto la possibilità di destinazioni turistico-ricettive e commerciali, rendendo il castello "un bene identitario per il territorio" e favorendo la "valorizzazione culturale, storica ed enogastronomica" da parte del Comune e dei futuri partner.
I lavori in corso e il nuovo progetto
Il Comune aveva già avviato interventi di recupero su lavori precedenti, grazie a un finanziamento regionale di circa 1.400.000 euro (ottenuto tramite il "Bando per la valorizzazione dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO"). Il nuovo finanziamento ministeriale permetterà di completare il recupero e la funzionalizzazione di tutti i locali attualmente non agibili.
Il progetto definitivo, seguito personalmente dal sindaco Cavallero presso il Ministero, è stato condiviso con la Regione Piemonte e ha ottenuto il via libera della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo (con la collaborazione del direttore del Segretariato regionale del MIC per il Piemonte, Corrado Azzollini, e della soprintendente Lisa Accurti).
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di ottimizzare gli spazi del castello, che si sviluppa su quattro piani. Attualmente, il maniero ospita già l'ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners), scuola di cucina italiana per stranieri, e il Consorzio della Barbera d'Asti e dei vini del Monferrato. Il piano nobile è utilizzato per grandi eventi.
Un castello ricco di storia
Il Castello di Costigliole, per metà di proprietà comunale e per metà privato, vanta una storia secolare. Appartenuto alle nobili famiglie Asinari di San Marzano e Verasis, e successivamente ai Medici del Vascello e ai Rorà, ha visto tra i suoi frequentatori personaggi illustri come il marchese Filippo Asinari di San Marzano (1767-1828), pioniere della viticoltura moderna in Piemonte, e la Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini (1837-1899), cugina di Cavour e inviata a Parigi come agente segreto del Regno.