Sport - 09 marzo 2025, 08:35

Hernanes e la lezione dell’autocontrollo: 8 giornate di squalifica per l’ex Serie A, ma il “Profeta” fa mea culpa [VIDEO]

Il brasiliano ex Lazio, Inter e Juve, oggi diviso tra Sale e la Ca’ del Profeta di Montaldo Scarampi, chiede scusa dopo la maxi-squalifica: “Mi è mancato il rispetto per l’arbitro. Spero sia un esempio”

Il "profeta" in uno screenshot tratto dal video postato sui social

Il "profeta" in uno screenshot tratto dal video postato sui social

Dalle colline astigiane al calcio dilettantistico, dal sogno di un relais immerso nel Monferrato alla passione per il pallone mai spenta. Anderson Hernanes, ex stella di Lazio, Inter e Juventus, oggi è un uomo dalle mille sfaccettature: imprenditore, ristoratore e, fino a pochi giorni fa, giocatore del Sale, formazione dell’Alessandrino che milita nel Girone G di Prima Categoria.

Ma proprio il suo carattere passionale gli è costato caro. Durante il match del 2 marzo contro la Spinettese, il brasiliano ha perso il controllo dopo un contestato rigore assegnato agli avversari: prima ha colpito il cartellino giallo sfilato dall’arbitro, facendolo cadere, poi ha ripetuto il gesto con il cartellino rosso. Il risultato? Otto giornate di squalifica, che potrebbero aver messo fine alla sua stagione, a meno che il Sale – attuale capolista – non debba passare dai playoff per la promozione.

Il mea culpa del Profeta

A caldo, Hernanes ha affidato ai social il suo pentimento: “Domenica mi è mancato l’autocontrollo, mi è mancato il rispetto per l’autorità dell’arbitro ed ero fuori di testa protestando per una sua decisione. Il giudice ha fatto bene a punirmi. La mia carriera si è sempre basata su tecnica, tattica, coordinazione e concentrazione, ma senza autocontrollo tutto crolla. Ho sbagliato e chiedo scusa”.

Un’ammissione di colpa sincera, che riflette la maturità di un uomo che ha sempre affrontato la vita con spirito critico e voglia di migliorarsi. Non è un caso che, nel cuore del Monferrato, Hernanes abbia trovato il suo rifugio ideale.

Da calciatore a imprenditore: la nuova vita tra calcio e ristorazione

Il suo legame con l’Astigiano è nato quasi per caso nel 2014, durante una visita nelle Langhe. Un colpo di fulmine che lo ha portato a stabilirsi a Montaldo Scarampi, dove ha fondato il relais e ristorante Ca’ del Profeta. Qui, tra una vigna e un piatto studiato nei minimi dettagli dallo chef Antonio Di Leo, Hernanes ha saputo trasformare la passione in un progetto di successo.

Il locale è ormai un punto di riferimento per il turismo enogastronomico, tanto da aver conquistato due forchette sulla Guida Ristoranti del Gambero Rosso 2025 e la Corona Radiosa del Golosario di Paolo Massobrio e Marco Gatti. Ma anche nel mondo della ristorazione, come nel calcio, l’ex centrocampista ha ritrovato dinamiche a lui familiari: “Nel mio staff vedo la difesa e l’attacco tra sala e cucina, come in una squadra di calcio. Ho imparato che la posizione giusta fa la differenza: vale per un calciatore in campo, per un cuoco ai fornelli e per chiunque voglia trovare la propria strada nella vita”.

Hernanes non è mai stato solo un giocatore: è un pensatore, un uomo in continua evoluzione. Anche questa squalifica, per quanto pesante, è stata per lui un’occasione di riflessione. Lungi dal minimizzare il gesto, ha trasformato l’errore in una lezione, ricordando che il vero successo non è solo vincere, ma imparare dai propri sbagli.

Riccardo Bracco

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