Oggi mutuo l’introduzione al tema di giornata niente meno che da Umberto Eco nell’incipit al suo libro Vertigine della lista. Nell'Iliade appaiono due modi di rappresentazione. Il primo si ha quando Omero descrive lo scudo di Achille, forma in cui Vulcano ha rappresentato tutto quello che sapeva su una città, il suo contado, le sue guerre i suoi riti. L'altro modo si manifesta quando non riesce a dire quanti e chi fossero tutti i guerrieri Achei: chiede aiuto alle muse, ma deve limitarsi al cosiddetto, e enorme, catalogo delle navi, che si conclude idealmente in un eccetera. Questo secondo modo di rappresentazione è la lista o elenco.
Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandezze innumerabili, elenchi stesi per il gusto stesso dell'enumerazione, per il piacere vertiginoso di riunire elementi in rapporto tra loro. Piacere vertiginoso che ha sicuramente mosso Sergio Filippi a costruire il suo Amo il buon cibo.
Saviglianese, , classe 1959, tanto appassionato di territorio e di gastronomia, nel 2019 apre una pagina Facebook, privata, quale archivio personale di notizie su cibo, ospitalità e turismo locale. Molta passione e una dose unica d’encomiabile costanza, già l’anno successivo, trasformano quella pagina privata in pubblica ( www.facebook.com/amoilbuoncibo ). Pagina che, a questa mattina, conta la presentazione di oltre un migliaio di artigiani, aziende agricole e piccole aziende produttrici del settore agro alimentare.
Una lista in continuo divenire che racconta lavoro, qualità e, per noi lettori, alte prospettive di piacere. Lista di piccole, bellissime realtà sparse un po’ in tutto il Piemonte, con un gran numero di presenze anche dall’Astigiano. Lista che nel suo insieme rappresenta una dimensione di vita da supportare, un elenco di persone, dalle forte percentuale giovanile, da conoscere insieme alle loro produzioni, un invito sostanzioso a girare posti bellissimi per scoprire quanto possa essere ampio, distintivo e affascinante il mondo del buon cibo dalle nostre parti. Bravo Sergio.