Autonomia, fisco, infrastrutture e una critica serrata alla politica nazionale. Sono stati i principali i temi al centro dell'incontro che il "Patto per il Nord" ha tenuto ieri sera al Circolo Way Assauto di Asti. Un evento che ha visto la partecipazione del Segretario nazionale del movimento, l'Onorevole Paolo Grimoldi, e dei referenti astigiani Luca Matteja e Marco Crivelli.
Il "Patto per il Nord", che si rifà all'eredità di figure storiche dell'autonomismo come Umberto Bossi e Gianfranco Pagliarini, si propone di "rimettere al centro del dibattito politico il Nord", come ha spiegato Grimoldi. "L'idea nasce da un gruppo di persone che hanno a cuore l’autonomia," ha affermato, sottolineando la sua percezione che "la Lega Nord si è sostanzialmente sciolta" e che manchi "un riferimento politico chiaro" per chi sostiene la questione settentrionale. Di conseguenza, è il ragionamento del deputato, l'elettorato leghista diserta le urne.
Grimoldi è stato molto critico, definendo quella attuale una situazione dove "il Nord continua a mantenere Roma e Sud, ma la mole di denaro aumenta" a fronte di "tagli in ogni provincia" e "pressione fiscale aumentata dello 0.8%".
"Qualcuno deve ritornare a lottare per la libertà del Nord" ha tuonato il Segretario, cha anche attaccato la riforma delle pensioni: "Voglio difendere il pensionato che ha lavorato una vita. Chi difende i pensionati? Serve cambiare la schifezza Fornero". E ancora, più in generale, sull'assenza di una forza politica territoriale: “Non esiste una forza politica del territorio”.
Un appello, infine, rivolto al futuro e alla linea politica da perseguire: “Serve definire la parola Nord e declinarla come ci pare. Tra qualche mese faremo gli stati generali del Nord. Se il nord funziona, funziona il Paese”. E ancora sul futuro del movimento: “Anche ad Asti bisogna organizzarsi”, “Ritroviamo l' entusiasmo di fare politica per difendere il ns territorio”.
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