L'inverno meteorologico si è appena concluso e, come sottolineano gli esperti di Dati Meteo Asti, "di invernale ha avuto ben poco". Le nevicate sono state praticamente assenti, mentre le poche gelate intense registrate in pianura sono state più che altro frutto di inversioni termiche, senza l’arrivo di vere e proprie avvezioni fredde. "Abbiamo vissuto un inverno dalle caratteristiche tipicamente autunnali – spiegano – con cieli spesso grigi, temperature umide e valori più consoni a novembre che a gennaio o febbraio".
La prima settimana della primavera meteorologica è invece iniziata sotto il segno dell’alta pressione, con giornate soleggiate e temperature miti a bassa quota. Le massime in pianura si sono ormai stabilizzate attorno ai 15°C, mentre al mattino persistono condizioni di gelo nei fondovalle. In montagna, invece, lo zero termico si mantiene tra i 2000 e i 2400 metri, con temperature sopra media ma senza eccessi.
Questo scenario, però, è destinato a cambiare nel fine settimana. Gli esperti segnalano che "da domenica 9 marzo è previsto un peggioramento delle condizioni meteo, con il ritorno di umidità e instabilità". A seguire, lunedì 10 marzo potrebbe vedere precipitazioni più diffuse e abbondanti. Tuttavia, c’è ancora incertezza sulla portata del peggioramento: "Il modello europeo ha ridimensionato le piogge previste, mentre il modello americano GFS mostra scenari più perturbati, con nevicate abbondanti in montagna, specie tra Canavese, Valle d’Aosta sud-orientale e Verbano".
Nei prossimi giorni sarà quindi fondamentale seguire gli aggiornamenti per capire quale delle due visioni prevarrà e con quali effetti sul territorio.