Attualità - 07 marzo 2025, 16:30

A Mongardino il circolo rischia la chiusura: la popolazione si mobilita dopo un appello del sindaco. La rinascita è stata festeggiata con una grande inaugurazione [FOTO]

Tra gli utenti più attivi l’ultra centenario giornalista Luigi Garrone. Il primo cittadino: “Ci ha detto, mordete nel ferro”. Raggiunte ben 300 iscrizioni

Un momento dell'inaugurazione al nuovo circolo

Un momento dell'inaugurazione al nuovo circolo

A Mongardino, piccolo comune di 900 anime immerso nelle colline dell'Astigiano, un pezzo di storia del paese rischiava di scomparire. Il circolo bocciofilo Anspi, da decenni anche luogo di ritrovo per gli abitanti, stava per chiudere i battenti. I soci erano sempre meno, i costi di gestione troppo alti e la pandemia aveva dato il colpo di grazia.

Un simbolo destinato a sparire? Grazie ma no... Grazie

Non solo un punto di ritrovo, ma un vero un simbolo di aggregazione e comunità, proprietà della parrocchia, rischiava di scomparire per sempre anche per via di alcuni debiti contratti per utenze non pagate perché l’afflusso non era sufficiente per coprire le spese.

Che fare? Gettare la spugna? Alla fine del 2024 il presidente Antonio Costarella aveva convocato un consiglio facendo presente diverse cifre scoperte da pagare e, negli ultimi anni, una socia volontaria, dopo ventiquattro anni di gestione, ormai settantenne, accusava una certa stanchezza.

Il sindaco, Fausto Gulino, non ha perso tempo e, con grinta, ha fatto una “chiamata alle armi” con un comunicato diffuso ai suoi concittadini. “Il circolo sta attraversando un momento di difficoltà che potrebbe portare, in assenza di un’adeguata partecipazione, alla sua chiusura definitiva. Questo rappresenterebbe una grave perdita per Mongardino, privandoci di uno spazio che è molto più di un semplice luogo: è un simbolo del nostro stare insieme, un luogo dove tradizione e comunità si incontrano”, aveva scritto chiedendo di tesserarsi.
E nessuno è rimasto insensibile tanto che in poco tempo si è arrivati a ben trecento tesserati!

Tesseramenti e tanto lavoro dei volontari. Si rinasce

Il primo cittadino, stupito e grato per le manifestazioni, racconta la storia di rinascita: “Negli ultimi anni le bocce hanno perso un po' di interesse. Negli ultimi cinque anni, tra una difficoltà e l'altra, con l'aiuto di qualche benefattore, il circolo è riuscito a mantenersi, diciamo, più o meno attivo, ma non riusciva più a coprire le spese. E allora ho chiamato a raccolta i miei compaesani”.

Non solo tesseramenti perché, sindaco in testa, è stato creato un gruppo di una quindicina di volontari, inizialmente per dare una rinfrescata, poi grazie a diverse professionalità: fabbro, elettricista, idraulico, decoratore ecc… è stato realizzato un vero restyling e messo a norma tutti gli impianti.

“Era necessario trovare uno spazio dedicato ai ragazzi e quindi grazie alle varie maestranze ci siamo pagati il materiale, una parte di tasca nostra, una parte con l’aiuto della Pro loco, ci siamo dati da fare per la ricostruzione del circolo. Abbiamo creato una sala giochi per i ragazzi con ping pong, calcio balilla, tavoli per giocare con i giochi di società. Abbiamo acquistato uno stereo per la musica e separato la zona bocce dalla zona bar per ottimizzare i costi del riscaldamento”, precisa Gulino.

Il gruppo dei volontari ha dato anche una sistemata ai campi da bocce, rifatto completamente a nuovo la zona bar, aggiunto luci a led, e rifatto il bancone.

Inaugurazione con tombolata e festa

Naturalmente anche il deposito di bibite, caffè e ogni genere di conforto è stato rimpinguato e, domenica scorsa, l’inaugurazione della nuova vita del circolo con una tombola il cui ricavato, naturalmente, è andato al futuro del circolo. 

“La prossima settimana – continua Gullino - ci troveremo con il Consiglio per decidere le ore di apertura definitivi, faremo tutto per volontariato, l'incasso rimarrà all'interno del circolo per poter coprire le spese”.

È molto fiero il sindaco per la risposta dei suoi compaesani. “Una grande responsabilità per me e una grande gioia. Per noi è un servizio importantissimo e poi una bella zona, vicino al parco giochi dei ragazzi. Ha un grande potenziale anche per i giovani (una sessantina di varie età Ndr).

Ma Mongardino ha una perla in più che domenica era in prima fila per la tombola, l’ultracentenario Luigi Garrone, decano dei giornalisti astigiani. “Per noi un grande esempio – ricorda il sindaco – ci ha sempre detto mordete nel ferro, non vi adagiate. Lo abbiamo ascoltato”.

“Ci siamo anche divertiti e il parroco, don Antres ci ha dato una grande mano in tutte le attività. Ringrazio davvero tutti coloro che coinvolgendo tutta la famiglia e pagando di tasca propria, ha lavorato con noi per la riuscita".

Una bella storia con un lieto fine, ogni tanto fa piacere raccontarla, magari sarà di esempio per tante nuove "ripartenze". 

Betty Martinelli

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