I Consiglieri regionali Fabio Isnardi e Mauro Calderoni (Pd) puntano il dito contro le nuove norme del Codice della Strada, volute dal ministro dei trasporti Matteo Salvini.
“L'inasprimento delle sanzioni introdotto dal nuovo Codice della Strada è un affronto ai produttori di vino, tanto più grave visto il periodo di instabilità geopolitica che già influisce negativamente sull’export. E non migliora di certo la sicurezza sulle strade".
Gli esponenti dem sottolineano la centralità, economica e non solo, che la produzione enologica ha saputo conquistarsi negli ultimi anni sullo scenario piemontese: “Dove ci sono vigneti c’è un territorio ben manutenuto e di grande suggestione, che richiama e accoglie sempre più visitatori e nuovi residenti e crea opportunità di lavoro anche per i giovani, limitandone l’esodo verso le grandi città”.
Fattori di benessere e competitività, quelli elencati, che rischiano di indebolirsi laddove la regia politica, regionale e nazionale, si riveli inadeguata: “Smettiamola di cercare soluzioni a problemi oggettivi, come la sicurezza stradale, attraverso contromisure improvvisate che non fanno altro che danneggiare interi settori economici”.
L’impatto negativo delle nuove norme sarebbe già visibile: “Spaventare e confondere le persone, sventolando lo spettro di una multa salata, ha fatto calare il consumo di vino in bar e ristoranti, ben oltre la dovuta cautela".
Il Partito Democratico, ricordano Isnardi e Calderoni, ha proposto a livello nazionale molti emendamenti purtroppo ignorati: “I dati dicono che sono la velocità e la disattenzione le principali cause di incidenti stradali. Se da un lato la tecnologia può aiutarci a limitare le distrazioni alla guida, si pensi anche a investire nel trasporto pubblico, spesso assente nei piccoli centri e nelle aree interne, dove l'auto rimane l'unico mezzo di trasporto utilizzabile. Ne otterremmo dei benefici anche in termini di sicurezza".