Ieri, in piazza San Secondo ad Asti, si è tenuto il presidio promosso dalla Rete Welcoming Asti per ribadire un concetto chiaro: "la sicurezza si costruisce con la pace, non con le armi. L'iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, associazioni e attivisti, tutti uniti contro la crescente militarizzazione della società e delle istituzioni educative".
"Non possiamo accettare che la sicurezza venga raccontata ai bambini attraverso il filtro della militarizzazione. Vogliamo ridare valore alla diplomazia, alla scuola, alla cultura e all’accoglienza come strumenti di pace", hanno dichiarato gli organizzatori dell'evento.
Dopo il presidio, la mobilitazione è proseguita al Foyer delle Famiglie, in via Milliavacca 5, con una cena di autofinanziamento e la presentazione del progetto "Ci vado di corsa". L’iniziativa, ideata da Maurizio Ghiberti, obiettore di coscienza e runner, prevede una corsa da San Damiano d’Asti a Perugia per amplificare i valori della Marcia della Pace Perugia-Assisi.
In collegamento, Flavio Lotti, organizzatore storico della Marcia della Pace, ha espresso il suo sostegno all'iniziativa, sottolineando l'importanza dell'impegno collettivo per costruire un futuro senza guerre.
Il messaggio lanciato dal presidio di Asti è arrivato: "La pace non è un’utopia, ma una scelta concreta che necessita di impegno e partecipazione".