Economia e lavoro - 23 febbraio 2025, 13:35

Peggiora il mercato del lavoro in Piemonte: in calo le assunzioni attese sia a livello mensile che trimestrale

Il 31% delle assunzioni previste a febbraio 2025 riguarderà giovani under 30, mentre il 19% interesserà personale immigrato

Peggiora il mercato del lavoro in Piemonte: in calo le assunzioni attese sia a livello mensile che trimestrale

 Le previsioni occupazionali per il Piemonte nel primo trimestre del 2025 delineano un quadro preoccupante, con un significativo calo delle assunzioni programmate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le imprese piemontesi prevedono di assumere 23.960 lavoratori a febbraio 2025, con un totale di 74.400 ingressi previsti per il trimestre febbraio-aprile.  

Il trend è negativo sia su base mensile (-3.410 assunzioni rispetto a febbraio 2024, pari a un calo del 12,5%) sia su base trimestrale (-10.760 ingressi rispetto allo stesso trimestre del 2024). La contrazione interessa tutti i principali settori, dall’industria ai servizi, e riflette un generale rallentamento della domanda di lavoro nella regione.  

A livello nazionale, il quadro è leggermente diverso: mentre il settore dei servizi registra una modesta crescita (+0,5% rispetto al mese precedente), l’industria manifatturiera e le costruzioni segnano un calo rispettivamente del 4,2% e del 3,7%. In Piemonte, le assunzioni previste per febbraio rappresentano il 21,8% del totale del Nord Ovest (110.100 ingressi) e il 5,9% del dato nazionale (404.000 assunzioni).  

 Micro e piccole imprese trainano le assunzioni, ma il mismatch preoccupa  


Il 57,8% delle assunzioni programmate per febbraio 2025 riguarda micro e piccole imprese (1-49 dipendenti), mentre il 22,2% interessa grandi aziende (oltre 250 dipendenti). La domanda di lavoro è sostenuta principalmente da contratti a tempo determinato, che rappresentano il 58% delle entrate previste (+8 punti rispetto a gennaio 2025), seguiti dai contratti a tempo indeterminato (30%, in calo di 7 punti).  

Tuttavia, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro rimane un problema critico: il 49,7% delle assunzioni programmate in Piemonte rischia di non essere coperto a causa della mancanza di candidati adeguati. Le difficoltà di reperimento sono particolarmente acute per gli operai specializzati (62% dei casi) e per i dirigenti e tecnici altamente qualificati (51,5%). Tra le professioni più critiche spiccano i medici, con il 93,1% delle 150 assunzioni previste considerate a rischio.  

 Servizi in testa, ma con un calo significativo  


Il settore dei servizi continua a rappresentare la fetta più consistente della domanda di lavoro, con 48.430 assunzioni previste nel trimestre febbraio-aprile 2025 (65,1% del totale), sebbene in calo di 7.410 unità rispetto allo stesso periodo del 2024. Il commercio è il comparto che assorbe il maggior numero di ingressi (10.340, pari al 13,4% del totale), seguito dai servizi alle persone (9.900 assunzioni) e dal turismo (8.780 ingressi).  

Nell’industria, le costruzioni si distinguono con 7.250 assunzioni previste (9,7% del totale), ma anche qui si registra un calo rispetto all’anno precedente.  

Giovani e immigrati: una quota significativa delle nuove assunzioni  


Il 31% delle assunzioni previste a febbraio 2025 riguarderà giovani under 30, mentre il 19% interesserà personale immigrato. Tuttavia, il 62,2% delle entrate richiederà esperienza professionale specifica, un dato che potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per i neolaureati e i giovani in cerca di prima occupazione.  


 

Redazione

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