In un clima sempre più segnato dalla paura e dalla retorica della sicurezza militare, la società civile di Asti si mobilita per rilanciare un messaggio chiaro: la vera sicurezza si costruisce con la pace, non con le armi. Venerdì 28 febbraio, alle 18, in piazza San Secondo, la Rete Welcoming Asti darà vita a un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di cambiare rotta.
Oggi più che mai, dicono gli attivisti, è urgente opporsi alla corsa al riarmo e al dilagare di una cultura della guerra che sta permeando anche le istituzioni educative. “Non possiamo accettare che la sicurezza venga raccontata ai bambini attraverso il filtro della militarizzazione. Vogliamo ridare valore alla diplomazia, alla scuola, alla cultura e all’accoglienza come strumenti di pace” dichiarano i promotori dell’evento.
Ma la mobilitazione non si ferma qui. Dopo il presidio, la serata proseguirà al Foyer delle Famiglie, in via Milliavacca 5, con una cena di autofinanziamento e la presentazione del progetto “Ci vado di corsa”. L’iniziativa, ideata da Maurizio Ghiberti, obiettore di coscienza e runner, prevede una corsa da San Damiano d’Asti a Perugia per amplificare i valori della Marcia della Pace Perugia-Assisi. Un viaggio simbolico per ribadire che la pace non è un’utopia, ma una scelta concreta che necessita di impegno e partecipazione.
In collegamento ci sarà Flavio Lotti, organizzatore storico della Marcia della Pace, per dare il via a questo percorso di speranza e resistenza pacifica. L’invito è aperto a tutti: perché costruire un futuro senza guerre è una responsabilità collettiva, e il tempo per agire è adesso.
Per informazioni e prenotazioni: 3478138542 (entro il 25 febbraio).