Attualità - 18 febbraio 2025, 09:02

Negozio chiuso? Si crea un centro di aggregazione sociale. Una bella idea per gli astigiani arriva dal vicino Castelletto Merli

Chiuso l'ultimo punto vendita del paese, gli abitanti, ma non solo, si ritrovano per discussioni e visite guidate per mantenere viva la memoria storica

Uno degli incontri all'emporio

Uno degli incontri all'emporio

La storia che vi raccontiamo, arriva da un paese alessandrino che però gravita molto sulla nostra Moncalvo. Castelletto Merli conta poco meno di 500 abitanti e, da inizio 2024 ha perso l'ultimo punto vendita del paese.

Ha infatti chiuso l'emporio alimentari Penna di  Borgo San Giuseppe, il segno di quella che poteva essere anche una perdita di identità, oltre che di disagio. Ma i residenti, anche grazie ad alcune chat, non hanno voluto darsi per vinti e l'emporio è diventato un centro di aggregazione.

Una bella idea che potrebbe essere presa ad esempio anche nell'Astiano dove, purtroppo, i negozi vuoti sono sempre di più.

Un gruppo di cittadini ha quindi dato vita a “L’emporio di Castelletto – pensieri e parole”, un ritrovo mensile che ha restituito al paese un punto di incontro sociale. “Si è cominciato quasi per scherzo creando una chat per avvisare gli interessati degli incontri, raccontano i residenti. Al primo appuntamento di aprile eravamo una decina, poi il numero è cresciuto fino a oltre 60 partecipanti, e non solo, del paese”.

Gli incontri spaziano da discussioni tematiche a visite guidate sul territorio, mantenendo viva la memoria storica del borgo. “Abbiamo riscoperto luoghi significativi, come gli edifici storici di Guazzolo e l’ulivo tricentenario di Cosso, spiegano i partecipanti, ma soprattutto, abbiamo ricostruito quel tessuto sociale che un tempo si annodava attorno al bancone di un negozio”.

L’iniziativa, che non è un’associazione formale e non prevede costi per i partecipanti, punta sulla spontaneità. “Qui chiunque può proporre temi, portare amici o semplicemente partecipare alle discussioni, dicono ancora i promotori. Non si vende più pane e salumi, ma si regalano pensieri, parole e nuove amicizie”.

Guardando al futuro, l’Emporio di Castelletto prevede di ampliare le proprie attività, coinvolgendo anche le borgate vicine. “Siamo aperti a tutte le segnalazioni”, concludono gli organizzatori. Intanto, il progetto ha già dimostrato come la chiusura di un’attività possa diventare l’occasione per aprire nuove porte alla comunità, resistendo al rischio della desertificazione sociale e riaffermando il valore della condivisione autentica.

Betty Martinelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU