Non si placa la polemica politica ad Asti dopo il crollo parziale della controsoffittatura della piscina comunale avvenuto ieri mattina. A sollevare critiche aspre è Mario Malandrone, consigliere comunale di minoranza di Ambiente Asti, che ha commentato duramente la gestione dell'accaduto da parte del sindaco Maurizio Rasero, soprattutto in riferimento alla sua diretta social sul tema.
“Abbiamo scoperto che in fondo non serve controllare le controsoffittature,” ha ironizzato Malandrone, aggiungendo provocatoriamente: “Chissà cosa ne pensano al Darwin di Torino”, in riferimento al tragico incidente scolastico avvenuto anni fa nel capoluogo piemontese.
L'affondo del consigliere non si è fermato qui: “In dieci anni ci si accorge che cascano solo quando cascano, e allora perché avere un assessore ai lavori pubblici o un dirigente? A cosa servono i controlli? Tanto è sempre colpa di altri.”
Non sono mancate battute al vetriolo sull'interpretazione dello stesso Rasero nel suo video social: “Abbiamo capito a cosa serve la testa del sindaco: a gestire la città, a controllare la sicurezza? No! A colpire le quadrotte del controsoffitto”, ha dichiarato Malandrone, sottolineando sarcasticamente: “Ha imparato in Cina tecniche per spezzare le quadrotte di testa, un moderno karateka”.
Non senza una vena di umorismo pungente, il consigliere ha suggerito nuovi usi creativi per le quadrotte cadute: “Si poteva lasciarle cadere tutte e usarle in piscina per i corsi di nuoto come tavolette... tanto sono leggere. Galleggiano?”
Infine, un affondo anche calcistico: “Il Toro ha bisogno di un attaccante per sostituire Zapata nel gioco aereo e superare la crisi, e mi pare che Rasero sia un'ottima alternativa di testa. Colpisce le quadrotte che nemmeno Osimhen ci riuscirebbe. Cairo, pensaci!”.