Sanità - 12 febbraio 2025, 17:08

Mancato rinnovo del contratto nazionale sanità: banchetto informativo del Nursind all'ospedale di Asti [VIDEOINTERVISTE]

"Abbiamo perso un aumento dello stipendio tra i 150 e 180 euro al mese, pagamento delle indennità di pronto soccorso e diversi benefici"

Mancato rinnovo del contratto nazionale sanità: banchetto informativo del Nursind all'ospedale di Asti [VIDEOINTERVISTE]

Un gazebo informativo per spiegare ai colleghi cosa ha comportato la mancata firma per il contratto nazionale sanità. Oggi, 12 febbraio, il Nursind di Asti, dalle 9 alle 16, ha voluto informare iscritti e dipendenti, le motivazioni dell'accordo saltato per il contratto nazionale.

Mancata firma e mancati benefici

A gennaio tutte le sigle sindacali  del comparto sanità erano all’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) per la firma del contratto, ma questa volta Cgil, Uil e Nursing up non hanno firmato. "Un obiettivo politico più che sindacale, replicano dal Nursind. Avevamo la possibilità di chiudere questa intesa ed aprire subito le trattative per il contratto CCNL 2025-2027, potendo contare su risorse già stanziate in Legge di Bilancio. L’occasione giusta anche per porre fine a negoziazioni su contratti scaduti da anni. Non hanno vinto i lavoratori che non ottengono aumenti, nè pochi nè tanti, e vedono allungarsi i tempi del rinnovo contrattuale in una situazione di profonda crisi dell’economia italiana ed europea".

Secondo i sindacati sono saltati aumenti tra i 150 e 180 euro, indennità di pronto soccorso (circa 250 euro al mese), equiparazione economica degli ostetrici agli infermieri, saldo degli arretrati e diverse altre possibilità, tra cui la possibilità di programmare e autorizzare le ferie estive e le pregresse a ore.

Al gazebo era presente il segretario regionale Francesco Coppolella: "Oltre a essere sfumati i 150 euro non potremo prendere i 180 euro del prossimo rinnovo. Era una grande opportunità perché questo ci consentiva di fare due rinnovi in poco tempo e firmare un ulteriore contratto prima della scadenza, cosa che non è mai successa, questo ci avrebbe consentito di portare nelle tasche degli infermieri circa 300 euro".

Concetto rimarcato dal segretario territoriale Gabriele Montana: "Nursind era per la firma anche da un punto di vista di coerenza. Il segretario nazionale Andrea Bottega, seguito da tutto il direttivo nazionale, ha lavorato da un punto di vista anche normativo per avere delle migliorie in questo rinnovo. Sulla mancata firma di determinate organizzazioni sindacali, l'impressione sembra che sia motivazione politica, non si è pensato al bene dei propri iscritti o dei lavoratori in generale".

Le videointerviste

Stefano Lucia, ostetrico ha portato la sua testimonianza: "Non potrò beneficiare dell'incremento dell'indennità 'tutela del malato' equiparata a quella infermieristica, perdendo circa 50 euro al mese".

Al gazebo informativo presente anche il segretario territoriale Alessandria Salvatore Lo Presti: "Una perdita per tutti. Aspettavamo un contratto come questo che desse una svolta epocale, dal punto di vista economico ma non solo. I nostri stipendi sono lontani dagli importi europei. In Italia mancano circa 60mila infermieri, in Piemonte per esempio la vita è cara e i colleghi dal sud non vengono qui a studiare".

Il prossimo giovedì 6 marzo con un incontro al polo universitario di Asti, si analizzeranno le novità della Legge di bilancio per il 2025 in busta paga. Appuntamento dalle 8.30 alle 18.30, interverrà il segretario nazionale Andrea Bottega.
 

I.P.

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