Cultura e tempo libero - 12 febbraio 2025, 11:52

Il libro "L’Ultima Riga di Codice” scala le classifiche di Amazon

Il libro "L’Ultima Riga di Codice”  scala le classifiche di Amazon

Agostino Banchi, creatore di algoritmi per lavoro e narratore di emozioni per passione, ha firmato romanzi e saggi che scavano nelle complessità dell’essere umano. Attraverso la finzione intreccia il suo mondo, delicato e imperfetto, con storie che parlano a tutti, cercando di dare voce a ciò che spesso resta inespresso.
Il suo nuovo thriller tecnologico: “L’Ultima Riga di Codice”  ha sorpreso per l’impatto e l’originalità, ottenendo un notevole successo fin dal suo recente esordio. Pubblicato la scorsa settimana, ha rapidamente scalato le classifiche di Amazon, confermandosi un’opera di grande interesse per gli appassionati di narrativa tecnologica, psicologica e militare.

La versione cartacea si è imposta al primo posto nelle categorie di riferimento, mentre l’ebook è ormai da diversi giorni tra i dieci libri gratuiti più scaricati e apprezzati. Un risultato che testimonia l’attenzione crescente nei confronti di una penna capace di mescolare suspense, analisi psicologica e scenari globali ad alta tensione.

Le recensioni dei lettori parlano di un romanzo che avvince e sorprende:
"Un estratto 'millimetrico' di poche ore riviste da tutte le angolature, avvincente, coinvolgente e perché no, anche introspettivo..."
".. geniale… coinvolgente... psicologico… Ti porta a divorare le pagine per arrivare alla fine."
Un romanzo che non si limita a raccontare una storia, ma che trascina il lettore in un vortice di eventi, emozioni e riflessioni.

La versione ebook: https://amzn.eu/d/7V0BjUd 
 

La versione cartacea al link: https://amzn.eu/d/2WV5dMe 

Estratto del primo capitolo.

La Paura
Luogo: Pakistan, montagne del Sulaiman
Ora locale: 16:15 UTC+5
Trenta minuti dopo il giudizio.
«Sequenza di lancio confermata».
La control room era immersa in un silenzio spettrale. Gli schermi spenti non fornivano risposte. L’ordine era stato eseguito, anche se nulla aveva senso. Amir, con mani tremanti, aveva digitato i codici. Aveva seguito i protocolli senza discutere, come un automa, fino alla fine, ma la fine era già scritta.
La rappresaglia indiana sarebbe stata inevitabile, e i muri di cemento armato non avrebbero retto, nulla avrebbe retto.
Incrociò lo sguardo di Farooq. Nei suoi occhi scuri c’era lo stesso terrore che lo divorava.
Le labbra si mossero, senza voce. «Allah, abbi pietà di noi.»
Poi, interrompendo la sacralità di quella preghiera, l’unico telefono funzionante squillò.
«Revocare immediatamente» disse dall’altra parte della linea. Seguì una serie di codici, pronunciati con una fretta che ne tradiva l’urgenza.
Amir si aggrappò alla cornetta. «Confermate, per favore.»
«Confermiamo. Distruggete il missile.»
«Le linee satellitari sono compromesse
Il silenzio cadde di nuovo, ancora più opprimente.
Amir si lasciò sprofondare nella sedia, le mani sul viso, le dita affondate nella carne. «Non c’è più nulla da fare
Dall’altra parte del confine, in una base identica, uomini di un’altra fede, con lo stesso terrore negli occhi, tentavano disperatamente di revocare la risposta nucleare. I loro comandi incontravano la stessa resistenza. I loro tentativi erano vani… ma la loro arma no.
E così, a chilometri di distanza, in un tempo troppo breve persino per un’ultima supplica, due luci oscurarono il sole. Prima una, poi l’altra, lasciando dietro di loro, solo polvere e ridotte in cenere.
Poi, tutto tacque per sempre.
La paura aveva parlato. La paura aveva deciso. E, come sempre, non aveva lasciato nulla dietro di sé.

C.S.

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