A Moncalvo si accende la polemica attorno al bando Borghi, un progetto che porta con sé una dotazione finanziaria di 2.560.000 euro per il rilancio del territorio, ai quali si aggiungono altri 2.524.000 euro destinati alle imprese locali. Un’opportunità che potrebbe rappresentare una svolta economica per la comunità, ma che ora rischia di naufragare tra accuse politiche.
L'ex amministrazione, facente capo alla lista "Moncalvo Viva", promotrice dell’iniziativa, ha sollevato gravi dubbi sull'operato dell'attuale giunta guidata dal sindaco Diego Musumeci, accusata di lentezza nell'attuazione del progetto e di aver creato un clima di incertezza tra gli imprenditori locali. La revoca dell'incarico alla professionista che aveva progettato parte delle opere ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni, portando l'opposizione a presentare una mozione con toni perentori: "Moncalvo non può permettersi di perdere questa opportunità".
Secondo l’opposizione, la giunta Musumeci starebbe gestendo con troppa insicurezza i fondi del bando Borghi, mettendo a rischio i contributi a fondo perduto per le imprese. Da qui l’appello a "darsi da fare senza se e senza ma" e a rassicurare gli operatori economici coinvolti.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Musumeci, che ha risposto in modo netto alle accuse: "Sono senza parole... Sono loro che dovrebbero spiegare ai cittadini i due anni e mezzo di ritardo nei lavori. Abbiamo fatto più noi in sei mesi che loro. Si assumano la responsabilità di ciò che non hanno fatto". Parole forti, accompagnate dal duro affondo contro gli ex amministratori, accusati di aver lasciato "un’eredità orribile" e di aver creato i problemi che oggi la nuova giunta si trova a dover risolvere.
Musumeci ha comunque rassicurato i cittadini, dichiarando che il rischio di perdere i fondi non sussiste e che l'attuale amministrazione è determinata a portare a termine il progetto, nonostante le difficoltà ereditate.