Si è tenuto nella giornata odierna il confronto sulla richiesta di archiviazione dell’esposto presentato dall'ex assessore Mario Bovino nei confronti del presidente della Provincia, Maurizio Rasero.
La vicenda era nata da una registrazione fatta da Bovino durante una conversazione con la consigliera di maggioranza Francesca Varca, che avrebbe fatto riferimento alle modalità con cui Rasero avrebbe indicato ai componenti della propria lista di esprimere le preferenze per Simone Nosenzo, sindaco di Nizza Monferrato poi eletto vicepresidente della Provincia, distribuendo anche biglietti personalizzati e rendendo così riconoscibile il voto espresso da ogni consigliere.
Questa pratica, secondo Bovino, violerebbe la segretezza del voto, come ha riferito il suo avvocato, Maurizio Riverditi, chiedendo di respingere la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero.
Dall’altra parte, la difesa di Rasero, rappresentata dall’avvocato PierMario Morra, ha sostenuto che la consigliera Varca non si è mai sentita costretta a votare a favore di Nosenzo, ma, anzi, che sia stata una scelta spontanea.
Inoltre, per la difesa, un punto cruciale da tenere in conto è il quadro normativo: la legge non prevede sanzioni penali per le elezioni di secondo livello, come sono quelle provinciali, che seguono un meccanismo di voto ponderato in base alle dimensioni demografiche dei Comuni.
Alla fine dell’udienza il Gip, Claudia Beconi, ha deciso di non esprimersi nell’immediato sull’archiviazione della vicenda.