Sanità - 11 febbraio 2025, 07:00

Adhd e problemi sul lavoro

L’Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) non è una condizione che riguarda solo l’infanzia, ma può persistere anche nell’età adulta, influenzando diversi aspetti della vita quotidiana, inclusa la sfera lavorativa.

Adhd e problemi sul lavoro

L’Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) non è una condizione che riguarda solo l’infanzia, ma può persistere anche nell’età adulta, influenzando diversi aspetti della vita quotidiana, inclusa la sfera lavorativa. Le persone con Adhd possono avere difficoltà a gestire il tempo, mantenere la concentrazione, organizzare le attività e rispettare le scadenze, elementi fondamentali in molti contesti professionali.

Queste difficoltà possono portare a frustrazione, stress e sensazione di inadeguatezza, specialmente in ambienti di lavoro che richiedono elevata attenzione ai dettagli, gestione autonoma dei compiti e capacità di pianificazione. Tuttavia, riconoscere la propria neurodivergenza è il primo passo per individuare strategie efficaci e migliorare il benessere professionale, trasformando le sfide in opportunità di crescita.

Adhd negli adulti: una condizione spesso sottovalutata

Molti adulti con Adhd non sanno di avere questa condizione perché i sintomi possono essere stati ignorati o confusi con altri tratti della personalità. Spesso la diagnosi arriva solo in età avanzata, dopo anni di difficoltà nel gestire impegni, relazioni e carriera lavorativa.

A differenza dell’infanzia, dove l’iperattività è più evidente, nell’adulto i sintomi si manifestano in modo diverso. Le difficoltà più comuni includono problemi nel mantenere l’attenzione su compiti prolungati, impulsività nelle decisioni, disorganizzazione e tendenza a procrastinare. Alcune persone sperimentano anche un senso di frustrazione costante, derivante dall’incapacità di raggiungere il proprio potenziale, nonostante l’impegno.

Senza una corretta diagnosi e strategie di supporto adeguate, questi ostacoli possono avere un impatto significativo sulla vita professionale e personale. Riconoscere l’Adhd negli adulti permette di comprendere meglio le proprie difficoltà e di adottare strumenti pratici per gestire il lavoro in modo più efficace.

Difficoltà lavorative per chi soffre di Adhd

Il contesto lavorativo può rappresentare una sfida complessa per chi convive con l’Adhd. Le difficoltà nel mantenere la concentrazione, rispettare scadenze e gestire il tempo possono influenzare la produttività e rendere stressanti le attività quotidiane. In molti casi, l’incapacità di rimanere focalizzati per lunghi periodi o la tendenza a distrarsi facilmente può portare a un calo delle prestazioni, con il rischio di sentirsi inadeguati rispetto alle richieste del ruolo professionale.

Un altro problema frequente è la disorganizzazione, che può manifestarsi nell’accumulo di compiti non completati, nella difficoltà di seguire una routine strutturata e nella gestione inefficace della comunicazione con colleghi e superiori. Inoltre, l’impulsività tipica dell’Adhd può portare a prendere decisioni affrettate o a interrompere conversazioni e riunioni senza rendersene conto, creando incomprensioni e tensioni nell’ambiente di lavoro.

Nonostante queste difficoltà, esistono strategie che possono migliorare la gestione delle attività lavorative, come l’uso di strumenti digitali per organizzare le attività, pause programmate per mantenere la concentrazione e tecniche di gestione del tempo. In alcuni casi, la scelta di un lavoro più adatto alle proprie caratteristiche, che valorizzi la creatività e l’adattabilità, può fare la differenza nel raggiungimento di un maggiore equilibrio professionale.

Diagnosi e supporto: dove trovare aiuto

Ottenere una diagnosi corretta è il primo passo per affrontare le difficoltà legate all’Adhd in età adulta. Riconoscere la propria neurodivergenza permette di comprendere meglio le sfide quotidiane e di adottare strategie mirate per migliorare la gestione del lavoro e della vita personale.

Esistono centri specializzati, spesso accessibili anche online, come GAM Medical (https://gam-medical.com/), che offrono servizi di valutazione diagnostica, certificazione e percorsi terapeutici personalizzati. Queste strutture si avvalgono di equipe di professionisti, tra cui psicologi e psichiatri, in grado di fornire un supporto mirato attraverso colloqui clinici, test specifici e programmi di trattamento adatti alle esigenze di ogni persona.

Oltre alla diagnosi, è possibile accedere a percorsi terapeutici individuali o di gruppo, coaching per la gestione delle difficoltà lavorative e, nei casi in cui sia necessario, trattamenti farmacologici sotto supervisione medica. L’obiettivo è fornire strumenti pratici per migliorare la qualità della vita, rendendo più semplice affrontare le sfide quotidiane e valorizzare le proprie capacità nel mondo del lavoro.

Richy Garino

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