Attualità - 10 febbraio 2025, 11:31

L'ulivo della memoria: Nizza Monferrato celebra l'eroe che sfidò i nazisti [GALLERIA FOTOGRAFICA]

A 80 anni dalla morte a Dachau, un albero e le parole dei giovani per ricordare Giovanni Palatucci, il "Questore Giusto" che salvò migliaia di ebrei

Le immagini della celebrazione

Le immagini della celebrazione

Nel suggestivo "Giardino dei Giusti" di Nizza Monferrato si è svolta questa mattina una toccante cerimonia per commemorare l'80° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, l'ex questore di Fiume che perse la vita nel campo di concentramento di Dachau nel 1945.

La cerimonia, organizzata dal questore di Asti Marina Di Donato in collaborazione con il sindaco Simone Nosenzo, ha visto la partecipazione degli studenti dell'Istituto Comprensivo "C.A. Dalla Chiesa" e ha avuto il suo momento centrale nella piantumazione di un ulivo, simbolo di pace e memoria.

"Giovanni Palatucci era un eroe, un giusto, un uomo che non riuscì ad essere indifferente alla violenza contro gli innocenti", ha dichiarato il questore Di Donato. "La sua storia rappresenta un esempio eroico di coraggio e solidarietà a difesa del valore più alto della nostra costituzione: la dignità umana. Ciò che più mi colpisce è che, prima di essere deportato, disse che la polizia esiste per proteggere la povera gente".

"Questi momenti sono davvero fondamentali", ha sottolineato il sindaco Nosenzo, "per il comportamento esemplare che il vicequestore Palatucci ha dimostrato nella sua vita. È molto importante prendere insegnamento da questi comportamenti per costruire una comunità più forte e socialmente più unita. Oggi, mentre celebriamo anche la giornata del Ricordo, ribadiamo il nostro no ad ogni tipo di discriminazione".

"Fare memoria è fondamentale per non ripetere gli errori del passato"

Il Presidente della Comunità Ebraica di Torino, Mario Disegni, ha ricordato come "Palatucci venne trasferito per punizione nel 1937 a Fiume per aver criticato il burocratismo dell'amministrazione. Dal 1938 al 1944 si trovò di fronte alla realtà dei profughi ebrei che attraversavano il confine clandestinamente per sfuggire all'internamento". Disegni ha anche espresso preoccupazione per "il ritorno di fenomeni di antisemitismo negli ultimi tempi, che banalizzano la Shoah".

La cerimonia ha visto anche un momento di preghiera guidato dal vescovo di Acqui Terme, Luigi Testore, e dal cappellano della Polizia di Stato, Don Augusto Piccoli. Gli studenti hanno contribuito appendendo all'ulivo messaggi sulla giustizia e sul significato dell'essere "Giusto tra le Nazioni", titolo conferito a Palatucci per il suo eroico operato.

Solo nel 1989 la figura di Palatucci è stata riscoperta e nel 1995 gli è stata conferita la medaglia d'oro al merito civile per aver salvato migliaia di vite umane. "Fare memoria è fondamentale per non ripetere gli errori del passato", ha concluso il questore "Ringrazio l'amministrazione comunale per la grande sensibilità dimostrata nel piantumare questo ulivo alla sua memoria".

Francesco Rosso

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