Attualità - 05 febbraio 2025, 09:37

Non c'è due senza tre... terzo Elefantentreffen per Samuele Iannello, in sella a una Vespa tra ghiaccio e fango

Nonostante abbia appena 18 anni, il giovane sandamianese ha già partecipato a tre edizioni del maxi raduno tedesco, raggiungendo la Foresta Nera sempre con la sua fidata Vespa

Immagini relative il viaggio intrapreso dal giovane sandamianese (tratte dal suo profilo Facebook)

Immagini relative il viaggio intrapreso dal giovane sandamianese (tratte dal suo profilo Facebook)

A conferma del detto popolare secondo cui non c'è due senza tre, anche quest'anno (CLICCA QUI per rileggere il resoconto della precedente partecipazione) il sandamianese Samuele Iannello è salito in sella alla sua Vespa per partecipare, appunto per la terza volta, all’Elefantentreffen, maxi raduno motoristico che si tiene tra le città di Thurmansbang e Solla, in Germania. Del resto non vi potevano essere dubbi sulla passione del ragazzo, studente diciottenne del Liceo Scientifico "Francesco Vercelli" di Asti, poiché è anche membro attivo del motoclub astigiano “Vespisti Moderni”.

L'Elefantentreffen, è noto per la sua particolarità e per il contesto in cui si svolge: un incontro invernale che sfida i limiti della resistenza, sia dei partecipanti che dei loro mezzi, e si distingue dagli altri raduni per l'ambiente spartano, dove i motociclisti si ritrovano in una vallata sperduta, spesso in mezzo a fango e acqua, e si accampano in tende.

Come detto, Samuele anche quest'anno ha intrapreso il viaggio in sella ad una Vespa, che lui ha battezzato "Brunetta", percorrendo circa 800 chilometri all'andata e altrettanti al ritorno, affrontando nebbia e ghiaccio su strade statali e provinciali e senza mai 'mettere le ruote' su un'autostrada, ad eccezione dell'autobahn (autostrada federale tedesca) che si è 'concesso' a fine raduno per far tappa al lago di Costanza dove, scrive sarcasticamente sul suo profilo Facebook: "dopo due giorni, mi sono permesso addirittura il lusso di una doccia calda e un letto non di paglia".

Il giovane motociclista, partito in solitaria intorno alla mezzanotte e 40 di di venerdì 31 gennaio, ha pertanto affrontato molte ore di viaggio in condizioni climatiche avverse e con la consapevolezza che, una volta giunto a destinazione, avrebbe dovuto adattarsi a pernottare in una tenda, piantata "tra fango e acqua in una vallata sperduta nel nulla...", come ha scritto lui stesso in un post su Facebook.

Gabriele Massaro

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