Agricoltura - 05 febbraio 2025, 08:43

Spreco alimentare: un'emergenza globale che costa miliardi e affama il pianeta

Per contrastarlo, tre anni fa è nata la "World Farmers Markets Coalition", rete di mercati contadini promossa da Coldiretti che opera anche ad Asti

L'illustrazione di Altan scelta per la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

L'illustrazione di Altan scelta per la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

Annualmente nel mondo, si sprecano o si perdono oltre 1,7 miliardi di tonnellate di cibo, una quantità equivalente a circa 12.000 pasti al secondo, con un valore di mercato che sfiora i 4.500 miliardi di dollari. Questo dato allarmante, evidenziato dal Centro Studi Divulga in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, non solo rappresenta una perdita economica enorme, ma ha anche gravi conseguenze ambientali ed etiche, considerando che, secondo le stime della FAO, questo cibo sprecato potrebbe nutrire 1,26 miliardi di persone all'anno. 

La maggior parte dello spreco alimentare si verifica tra le mura domestiche e nella fase a valle della filiera, con 1,05 miliardi di tonnellate di cibo sprecate, contro i 666 milioni di tonnellate persi durante la produzione primaria e l’industria. Nell’ultimo anno, si è registrato un aumento dell’8% del costo economico dovuto agli sprechi, a fronte di un incremento del 6,6% dei volumi complessivi. Mentre agricoltura e industria alimentare hanno ridotto le perdite del 2,2%, gli sprechi domestici e nelle fasi di distribuzione e somministrazione sono aumentati del 13%. Il Centro Studi Divulga prevede che, se non si interverrà per invertire questa tendenza, entro il 2033 si potrebbero sprecare ulteriori 230 milioni di tonnellate di cibo rispetto al periodo attuale.

Gli sprechi sono anche influenzati dall’attuale modello di distribuzione delle risorse alimentari e dagli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare. In molti Paesi, questi sistemi non riescono più a produrre e distribuire cibo sufficiente per una popolazione globale in crescita, soddisfare le esigenze nutrizionali, garantire un accesso equo e operare in modo sostenibile.

La risposta dei Mercati Contadini: un modello sostenibile

Per contrastare la fame e l'insicurezza alimentare, è nata tre anni fa la "World Farmers Markets Coalition", una rete di mercati contadini promossa da Campagna Amica e Coldiretti. Questa coalizione comprende oltre settanta organizzazioni rappresentative di 60 Paesi, 20.000 mercati, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori. L'obiettivo è promuovere uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile attraverso la filiera corta, il sostegno all'agricoltura familiare, la promozione del cibo locale e l'emancipazione degli agricoltori, con particolare attenzione a donne e giovani.

Le iniziative locali

Anche ad Asti, sono attive iniziative concrete per una spesa consapevole e una cucina a zero sprechi. Oltre ai mercati settimanali di piazza Alfieri e piazza San Secondo, è presente un Mercato Contadino di Campagna Amica in corso Alessandria 271. Questi mercati offrono l’opportunità di imparare a sfruttare al meglio i prodotti, grazie al rapporto diretto con i produttori, e di scoprire ricette per riciclare gli avanzi, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e la salute. Inoltre, sono previsti anche progetti di educazione alimentare presso le scuole cittadine.

Redazione

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