Economia e lavoro - 01 febbraio 2025, 13:10

Asti: nuove reazioni all'ipotesi del mercato in centro città

Propositiva presa di posizione dei rappresentanti del mercato unificato, con il sostegno del Goia

Il mercato di piazza Campo del Palio in una foto d'archivio

Il mercato di piazza Campo del Palio in una foto d'archivio

A seguito dell'incontro avvenuto nei giorni scorsi presso la sede di Confesercenti Asti (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), i rappresentanti del mercato unificato di piazza Campo del Palio hanno espresso una posizione chiara e propositiva in merito al futuro del mercato cittadino, manifestando la disponibilità a collaborare attivamente per farlo tornare ad essere un elemento centrale del tessuto sociale cittadino, con il duplice scopo di contrastare la desertificazione del centro e di ripristinare la sua funzione di aggregazione sociale.

In una nota stampa, i rappresentanti del mercato si sono detti fiduciosi in un'apertura da parte dell'Amministrazione e, in modo particolare, dell'assessore al Commercio Loretta Bologna e nella possibilità di avviare un tavolo di confronto per individuare una soluzione condivisa per il ritorno del mercato nelle piazze Alfieri, Libertà e Largo Saracco. Tale tavolo di lavoro dovrebbe essere aperto con la convocazione della Consulta sul commercio, per discutere una soluzione che tenga conto delle esigenze di tutti gli operatori.

Inoltre, hanno sottolineato la necessità di superare le difficoltà degli ultimi due anni, caratterizzati da una lotta degli operatori contro l'accorpamento del mercato in piazza Campo del Palio, che ha portato a una riduzione degli incassi e a gravi perdite. L'auspicio è che questo nuovo percorso possa portare benefici sia agli operatori del mercato che al commercio fisso, rivitalizzando l'intera città.

Anche i vertici del sindacato Goia hanno espresso pieno sostegno alle indicazioni riportate nel comunicato dei rappresentanti del mercato unificato, auspicando che l'Amministrazione formalizzi al più presto l'incontro richiesto, oltre a quelli informali già avvenuti, sia da parte dell'associazione stessa che dai rappresentanti del mercato.

Redazione

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