A un solo anno dall’introduzione del mercato unificato in piazza del Palio, l’amministrazione Rasero sembra pronta a tornare sui propri passi. E' l’ipotesi che denuncia Mario Malandrone, quella di riportare i banchi nel centro storico e che ha riacceso le polemiche sulla gestione del commercio ambulante.
Il consigliere di Ambiente Asti ha presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti su quella che appare come l’ennesima retromarcia. “Perché, dopo un solo anno dall’unificazione del mercato, si sta già valutando di riportare i banchi in centro? Quali analisi e dati hanno portato a questa apertura?” si legge nel documento, che mette in discussione la coerenza delle scelte adottate finora.
Il mercato di Asti ha vissuto anni di incertezza. "Nel 2022, con il Piano Toju, il mercato venne diviso in due aree: una in piazza Alfieri e una in piazza del Palio, scelta che causò forti proteste tra gli ambulanti per la disparità di trattamento. Poi, nel 2024, l’assessore Bovino introdusse il mercato unificato in piazza del Palio, presentandolo come una soluzione definitiva. Il tanto decantato mercato unico non convince?” chiede ora Malandrone, evidenziando come questa riforma abbia lasciato molti scontenti, tra spazi eccessivamente ampi, costi elevati e una perdita di clientela.
Ora la giunta sembra pronta a fare marcia indietro, valutando un nuovo spostamento in centro. “Si tratta di un ripensamento strategico o di un’ammissione di fallimento? Vi è stato un monitoraggio dell’efficacia del mercato unificato, così contestato?” insiste il consigliere. E ancora: “Come intende l’amministrazione evitare nuove disparità tra gli ambulanti? Come verranno scelte le aree e assegnati i posteggi?”
Malandrone chieda se questo nuovo cambio di rotta sia legato ai dissidi in giunta tra Bovino e Rasero. “Vi è un cambio di rotta rispetto alle scelte dell’assessore Bovino? È una bocciatura del suo operato?”
Gli ambulanti restano in attesa di risposte concrete. “Quali garanzie offre l’amministrazione per una scelta definitiva e favorevole al commercio, onde evitare ulteriori cambi di rotta e garantire stabilità agli operatori e alla clientela?” domanda il consigliere.