Attualità - 27 gennaio 2025, 14:19

Giornata della memoria con polemica: scambio al vetriolo tra il segretario Cgil e il sindaco di Asti

Quagliotti: "Il sindaco non ha pronunciato la parola fascismo". Rasero: "Entrato a gamba tesa in un giorno in cui non ci dovrebbero essere divisioni". Interviene anche l'assessore Giacomini

Il sindaco Rasero alla posa della prima pietra d'inciampo

Il sindaco Rasero alla posa della prima pietra d'inciampo

Oggi, la celebrazione della Giornata della memoria, ha avuto ad Asti momenti importantissimi e di peso sociale e culturale, come la posa delle prime venti pietre d'inciampo e le medaglie d'onore conferite alla memoria a ventotto astigiani che non fecero più ritorno dall'inferno.

Una giornata nella quale convergono i sentimenti di tutti coloro attenti a non scivolare nelle discriminazioni e fermi nel totale rispetto della persona e delle differenze. Sono passati 80 anni dalla tragedia dell'olocausto e, se è giusto ricordare e "non dimenticare", diventa doveroso fare tesoro della storia.

Questa mattina al polo universitario Astiss, era presente anche il segretario Cgil di Asti, Luca Quagliotti che, con una nota, ha voluto rimarcare come nel suo intervento il sindaco Maurizio Rasero, non abbia parlato di "fascismo" e che, parlando di leggi razziali, non abbia ricordato che furono volute da Mussolini.

Accusa rivolta anche all' assessore Luigi Giacomini, che  "anziché citare Mussolini ed il fascismo responsabile delle deportazioni e dello sterminio di migliaia di cittadini italiani ebrei, ha generalizzato utilizzando la parola Totalitarismi”.

Quagliotti, riconoscendo l'importanza della posa delle pietre d'inciampo ricorda che "rimuovere la memoria di chi quei fatti ha determinato vuol dire creare le condizioni perché quei fatti si ripetano. Noi siamo sicuri che il Sindaco di Asti è un antifascista. Ma ci aspettiamo, essendo lui la massima autorità politica cittadina e provinciale, che lo ricordi sempre in ogni iniziativa in cui prende la parola, ne abbiamo la necessità affinché il passato non ritorni".

Rasero: "Forse Quagliotti è in campagna elettorale"

La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. "Non mi stupisco ormai più di nulla  - scrive - Il segretario della Cgil ormai da mesi ha abbandonato l’attività principale che dovrebbe seguire, gli interessi dei lavoratori, per dedicarsi alla politica. Forse è già in campagna elettorale perché non c’è momento in cui non perde l’occasione di attaccare me e l’amministrazione comunale per qualsiasi cosa. Oggi ha perso l’ennesima occasione per stare zitto ed in un momento in cui non ci dovrebbero essere divisioni è intervenuto a gamba tesa comportandosi  in modo scomposto e non consono al pari di un elefante che entra in un negozio di cristalli".

Rasero questa mattina, durante la posa della prima pietra d'inciampo in corso Alfieri, casa Luzzati, ha voluto chiedere scusa, come italiano, per le leggi razziali.
"Credo che ormai tutti sappiano come la penso e se, in un discorso dove ho parlato di vergogna per le leggi razziali che vanno intese come una delle pagine più brutte della nostra storia non ho specificamente sottolineate che sono state introdotte dal regime fascista, non è con fini o intenti nascosti".

E affonda: "Se qualcuno è limitato e ha problemi di comprensione e vuole che lo specifichi meglio , anche se era automatico collegare le leggi a chi le ha fatte in quanto al potere in quel momento, non ho nessun problema a farlo : Le leggi razziali sono state una vergogna, sono state volute dal fascismo che per questo non può essere perdonato. La differenza sta nel fatto che io posso correggermi, cambiare e specificare meglio , lui invece è sempre stato fazioso e di parte e lo continua ad essere manifestandolo con evidenti strumentalizzazioni politiche anche in una giornata così delicata e importante che così lo qualifica più di me e di tutta la mia giunta".

L'intervento dell'assessore Giacomini

Anche l'assessore Luigi Giacomini ha inviato una nota di risposta

Pensare che Quagliotti lo ritenevo anche simpatico - ma mi spiegherò meglio visto che più passano gli anni e l’elasticità si perde.

Condanno senza ambiguità dittature e leggi razziali , la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni ormai , sta di certo che non mi faccio dare lezioni da chi andava a braccetto con Cuba e dittatori comunisti e perciò che condanno i totalitarismi senza esclusione ed esitazione.

 Caro Quagliotti se crede che possa esistere una mia immagine pubblica e del partito che fedelmente rappresento che non corrisponda ai suoi comportamenti privati, è perché semplicemente non ha capito chi sono e chi siamo, quindi stia fuori dalla politica che strumentalizza e si occupi di tutelare i suoi lavoratori tesserati. 

L’intervento di Loretta Bologna, assessore all’Istruzione del Comune di Asti 

Rimango allibita dalle dichiarazioni di Luca Quagliotti che reputo un amico ma, in questo caso, condanno la sua cattiva fede. Ero presente sia alla conferenza di presentazione della posa delle Pietre d'inciampo, sia nel momento in cui il Prefetto ha consegnato alle famiglie dei deportati la Medaglia al Valore, sia durante tutti e tre i momenti della posa delle pietre d'inciampo. Posso assicurare e testimoniare, perché l'ho sentito con le mie orecchie, che il sindaco ha profondamente e convintamente condannato le leggi razziali definendole "Una macchia del passato che purtroppo non potremo cancellare, ma sarà nostro dovere trasmettere alle nuove generazioni tutto l'orrore e la sofferenza che queste leggi hanno provocato perché ciò non possa mai piu' ripetersi......piú esplicito di cosi ......

In merito all’assessore Giacomini posso confermare che la sua presenza ed il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione sono stati fortemente voluti da lui stesso, ha condannato quel preciso momento storico con convinzione e determinazione.Mi rattrista molto che nonostante tutta una città si sia riunita intorno a questo evento importantissimo senza bandiere ma con il solo obiettivo di testimoniare alle nuove generazioni come l’uomo possa essere crudele in assenza di una democrazia stabile e di come in nome di un ideale folle sono stati cancellati in modo disumano, con una selezione precisa interi popoli, etnie, oppositori politici, omosessuali, disabili. Furono identificati come 'nemici' e fu adottato un sistema preciso per farli apparire così. 

Ecco il sistema di costruzione del nemico mi sembra molto simile alle dichiarazioni dell’amico Quagliotti. Il sindaco non è il nemico, specialmente oggi, l'unica nota stonata in questa giornata triste seppur bella per il messaggio che ha voluto dare è la tua Luca.

Betty Martinelli

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