Successo di pubblico e di calore per una delle opere più amate del repertorio lirico: “La Traviata”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi, prodotto da Lirica Tamagno, Maria Chiara Camponeschi Music and Arts Productions e il Premio Fausto Ricci.
Una serata indimenticabile, quella di ieri sera all’insegna della grande musica e della drammaticità verdiana per la regia di Davide Garattini Raimondi con la direzione d’orchestra del maestro Fabrizio Bastianini.
Il Corpo di Ballo Arteka e l’Orchestra e Coro Terre Verdiane hanno dato vita a questa opera che, ancora oggi, continua a emozionare il pubblico di tutto il mondo e ieri sera Asti ne è stata la dimostrazione.
Nel cast l’affermata soprano Valery Desirée Rancatore nel ruolo di Violetta Valéry, la celebre cortigiana parigina protagonista della vicenda, mentre Vincenzo Spinelli interpreterà Alfredo Germont, il giovane innamorato di lei. Nel ruolo di Giorgio Germont, il padre di Alfredo, Antonino Giacobbe.
La trama di “La Traviata”
“La Traviata” racconta la storia di Violetta Valéry, una celebre cortigiana parigina che, nonostante il suo mondo di lussi e feste, si sente sola. Durante una serata di gala, incontra Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia che si innamora perdutamente di lei. Inizialmente scettica, Violetta si lascia conquistare da Alfredo e decide di iniziare una nuova vita con lui, lontano dalle apparenze mondane di Parigi.
Tuttavia, la felicità della coppia è destinata a essere breve.
Giorgio Germont, il padre di Alfredo, interviene chiedendo a Violetta di separarsi dal figlio, poiché la loro relazione sta mettendo a rischio la reputazione della famiglia e il matrimonio della sorella di Alfredo. Nonostante il suo grande amore per Alfredo, Violetta accetta di sacrificarsi per il bene della famiglia di lui e lo lascia senza spiegargli il motivo.
Alfredo, devastato e confuso, non capisce il gesto di Violetta. Nel frattempo, lei si ammala gravemente di tubercolosi e, consapevole che la fine è vicina, soffre in silenzio. Quando Alfredo scopre finalmente la verità, corre da lei, ma è troppo tardi. Violetta muore fra le sue braccia, lasciando Alfredo con il cuore spezzato, ma finalmente consapevole di quanto lei lo abbia amato.
La magica atmosfera è stata curata dalle scene di Danilo Coppola, con le coreografie di Barbara Palumbo e il disegno luci di Paolo Vitale.
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