Attualità - 21 gennaio 2025, 18:55

Domenico Agasso: "Il Giubileo occasione per una dimensione anche spirituale del giornalismo"

Il Vaticanista riflette sul ruolo dei media, l'importanza dell'equilibrio e le sfide dell'informazione digitale nel contesto della festa del patrono dei giornalisti

Domenico Agasso ospite in vescovado per San Francesco da Sales (Merphefoto)

Domenico Agasso ospite in vescovado per San Francesco da Sales (Merphefoto)

Nella cornice del vescovado di Asti, in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Domenico Agasso, vaticanista di fama nazionale, ha offerto una riflessione profonda e attuale sul significato del giornalismo nel panorama odierno

Il tema centrale del suo intervento è ruotato attorno a due valori fondamentali, spesso dimenticati nel frastuono dell'era digitale: la mitezza e la verità.

Agasso ha richiamato l'attenzione sul messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in cui il Pontefice invita a condividere la speranza con mitezza, rifuggendo dalla tentazione di prediligere il sensazionalismo e la velocità a scapito della profondità. "Mitezza e verità non sono solo virtù cristiane, ma linee guida indispensabili per il nostro lavoro di giornalisti," ha sottolineato Agasso.

La sfida della comunicazione nell'era digitale

Il discorso di Agasso ha evidenziato come il giornalismo si trovi oggi a fronteggiare sfide inedite, derivanti dal dilagare delle fake news, dalla manipolazione dell'informazione e dall'impatto dell'intelligenza artificiale. "La manipolazione delle notizie," ha spiegato, "non si limita a contenuti apertamente falsi, ma spesso si manifesta in narrazioni distorte che mescolano verità e inganno, generando una realtà alternativa e pericolosa."

Nel descrivere il panorama mediatico attuale, Agasso ha fatto riferimento al "bombardamento comunicativo" dei social media e delle piattaforme digitali, sottolineando come queste amplifichino non solo la velocità della diffusione delle notizie, ma anche il rischio di superficialità e aggressività.

L'etica del giornalista: equilibrio e responsabilità

Con un approccio che unisce esperienza personale e riflessione etica, Agasso ha invitato i giornalisti a riscoprire il valore dell'equilibrio, della verifica accurata delle fonti e della responsabilità verso il pubblico. "La mitezza," ha affermato, "non significa passività, ma capacità di discernere ciò che è giusto e vero, anche sotto la pressione del sensazionalismo e della rapidità imposta dal sistema."

Un esempio emblematico fornito da Agasso riguarda un episodio legato al Vaticano, in cui l'attenzione ai dettagli e la verifica dei fatti hanno evitato la pubblicazione di informazioni imprecise, dimostrando l'importanza di un approccio rigoroso al mestiere.

Testimoni di speranza nel mondo della comunicazione

In chiusura, Agasso ha ribadito che il giornalismo deve essere testimone di speranza, promuovendo un dialogo rispettoso e ascoltando le voci delle comunità. Ha sottolineato il valore dei media locali, fondamentali per mantenere un legame diretto con il territorio e le persone. "Il giornalismo non può essere ridotto a una guerra di notizie," ha concluso, "ma deve essere uno strumento di costruzione della verità e della comprensione reciproca."

L'intervento di Agasso ha offerto una bussola morale per i giornalisti di oggi, ispirandoli a ritrovare la dimensione umana e spirituale del loro lavoro. Un messaggio potente, in linea con gli insegnamenti di San Francesco di Sales, citato da Agasso che usava dire " Prenderai più mosche con un cucchiaio di miele che con un intero barile di aceto".

Alessandro Franco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU