Attualità - 20 gennaio 2025, 13:41

Free flow, i numeri di Asti-Cuneo Spa: "Ogni mese mezzo milione di utenti. Problemi verificati sullo 0,3% dei casi"

La concessionaria risponde ai nostri interrogativi sul primo periodo di funzionamento della tratta. Sospesa la richiesta di oneri aggiuntivi sui mancati pagamenti

Un tratto dell'Asti Cuneo nelle vicinanze di Alba

Un tratto dell'Asti Cuneo nelle vicinanze di Alba

Lo 0,3% del totale. E quindi tre casi ogni mille su una media di "circa 500mila utenti che ogni mese vengono rilevati dai nostri portali telematici".

Questa la quota degli utenti che, da settembre a oggi, quindi dall’introduzione del discusso sistema di esazione automatico sulla tratta astigiana e albese dell’autostrada A33, hanno lamentato problematiche in merito all’utilizzo dello stesso.

A dirlo, rispondendo alle sollecitazioni del nostro giornale, è la stessa società concessionaria, la Asti Cuneo Spa, controllata del Gruppo Astm di Tortona, nell’Alessandrino, che interpellata dal nostro giornale non si è sottratta all’articolata serie di interrogativi avanzata dalla nostra testata per dare corso alle lagnanze ricevute nelle ultime settimane da numerosi utenti, che lamentano difficoltà nell’utilizzo del portale on line, con l’impossibilità di trovarvi in tempi corretti gli attraversamenti effettuati e di procedere al pagamento.

"Il sistema utilizzato per permettere il pagamento relativo ai transiti Free Flow è stato creato ad hoc – precisa la società – . Dall’entrata in esercizio abbiamo ricevuto segnalazioni circa alcune problematiche gestionali. Nel complesso dei transiti, la percentuale degli attraversamenti che non vengono messi a disposizione nelle 24 ore è pari allo 0,02% mentre, sempre rispetto ai transiti, la percentuale di utenti che per svariati motivi hanno lamentato problematiche in merito ai pagamenti in piattaforma on line è pari allo 0,3%".

Detto del numero di transiti, la concessionaria quantifica nell’85% la percentuale dei passaggi che vengono pagati dagli utenti nei tempi prestabiliti (quindici giorni), secondo le varie modalità possibili, precisa che sono stati 20mila gli utenti che, nella prima fase sperimentale, sono stati avvisati di dover provvedere al pagamento senza l’applicazione di aggravi di costo, tramite invio di apposita lettera recapitata tramite posta ordinaria. Numero che sale 25mila quando chiediamo di indicarci invece quanti utenti, terminato quel primo periodo di tempistiche agevolate, hanno ricevuto un bollettino con "la notifica dei costi di riscossione previsti dalla normativa di settore".

Come vengono calcolate tali spese sul singolo attraversamento, abbiamo chiesto. "Le spese – la risposta di Asti-Cuneo Spa – comprendono gli oneri di accertamento previsti dall’art. 176 comma 11 bis del Codice della Strada e quantificati a livello nazionale di comparto, a cui si aggiungono le relative spese di visura ACI e postalizzazione".

Infine abbiamo chiesto come viene gestito il recupero dei pedaggi non pagati relativi all’utenza straniera.  Dalla concessionaria ci viene spiegato che questo "avviene attraverso l’accesso al servizio TOLL/EETS del portale Eucaris che permette di reperire i dati anagrafici dei proprietari di veicoli esteri responsabili del mancato pagamento pedaggio, in attuazione della Direttiva (UE) EETS n. 2019/520 del 19 marzo 2019, recepita nel nostro Ordinamento con Decreto Legislativo n. 153 del 05/11/2021".

"Nessuna accensione per il portale 5"

La stessa società intende poi replicare a quanto avanzato nei giorni scorsi dall’Osservatorio per il Paesaggio di Langhe e Roero (qui) ipotizzando l’avvenuta attivazione del portale "free flow" N°5 come causa del pagamento di un pedaggio autostradale non dovuto.

"Vogliamo prima di tutto smentire fermamente di aver attivato il portale N° 5, realizzato in località Vaccheria/Guarene. La concessionaria non ha in alcun modo modificato il cronoprogramma di attivazione del sistema Free Flow, più volte condiviso con gli enti istituzionali, che prevede l’entrata in esercizio del portale 5 al completamento della procedura amministrativa della tangenziale di Alba (…).

Con riferimento, in particolare, alla segnalazione dell’automobilista in questione, confermiamo l’avvenuto contatto con il call center che, nel fornire la ricevuta con i dettagli dei transiti, ha rilevato un errore di ricostruzione del viaggio, dovuto esclusivamente all’aggregazione del costo della percorrenza sul tratto autostradale con quello relativo alle piste di svincolo. Questo non avrebbe dovuto accadere. Questa anomalia ha determinato, erroneamente, il costo non dovuto di 1,14 euro di pedaggio. Ovviamente, dopo la necessaria verifica, è stato predisposto il rimborso di tale somma.

Eventi di questo tipo risultano estremamente rari e solitamente vengono intercettati prima della fatturazione. Non è stato così nel caso in questione e ce ne scusiamo con l’interessato. Prendiamo atto delle difficoltà segnalate da alcuni utenti e stiamo lavorando attivamente per semplificare il processo, consapevoli che il sistema di registrazione possa risultare complesso per alcuni. La piattaforma è in costante evoluzione e, pur riconoscendo la presenza di alcune criticità, il sistema sta complessivamente funzionando e la maggior parte degli utenti riesce a effettuare i pagamenti regolarmente.

Infine, con riferimento al tema sollevato degli oneri che vengono applicati ai transiti che risultano ‘mancati pagamenti’, questi riguardano le spese di accertamento previste all’art.176 comma 11 bis del Codice della Strada. Ricordiamo che, nella prima fase di attivazione del Free Flow, i solleciti di mancato pagamento avvenivano senza sovraccosti affinché gli utenti si abituassero al nuovo sistema. Solo in una seconda fase tali solleciti sono stati incrementati con gli oneri di esazione.

In ogni caso, per venire incontro alle evidenze emerse dai nostri utenti relative ad alcune difficoltà materiali nella gestione del sistema di pagamento, si è deciso di sospendere temporaneamente la richiesta di tali oneri aggiuntivi per favorire parallelamente l’abitudine all’uso del servizio e semplificare, lato nostro, la piattaforma".

Ezio Massucco

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