È tempo di fare il punto sulla bonifica dei principali siti inquinati della città: con una dettagliata interpellanza presentata al Consiglio Comunale, i consiglieri di opposizione delle liste Prendiamoci cura di Asti, Asti Oltre, Europa Verde, Uniti si può, Ambiente Asti, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle chiedono aggiornamenti sullo stato dei procedimenti relativi alle aree ex Way Assauto, ex Trust, ex Smurfit, corso Savona (distributore Europam), ex Cavallino Rosso e il quartiere di San Fedele.
Il dettaglio dei siti
La richiesta dei consiglieri parte dalla constatazione che le bonifiche, in alcuni casi avviate da anni, necessitano di un aggiornamento pubblico, sia per informare i cittadini sia per chiarire le prospettive di recupero di queste aree.
Ex Way Assauto: Sono in corso quattro procedimenti distinti per affrontare l’inquinamento da cromo, solventi clorurati e idrocarburi.
- Reparto Nuova Cromatura: in fase di monitoraggio grazie a una barriera idraulica già installata.
- Reparto Vecchia Cromatura: conclusa la bonifica, si attendono i risultati dei controlli finali.
- Intero stabilimento solventi clorurati: una Conferenza di Servizi si è riunita il 17 gennaio per approvare il Piano Operativo di Bonifica (POB).
- Idrocarburi: resta da individuare il responsabile dell’inquinamento.
Ex Trust: La bonifica procede con l’uso di tecnologie innovative. Una variante al POB sarà discussa nella Conferenza di Servizi del 24 gennaio.
Corso Savona, distributore Europam: Durante i lavori di bonifica sono stati rilevati solventi clorurati di origine esterna. "La fonte di contaminazione è in via di identificazione, ma è essenziale agire con rapidità," evidenziano i consiglieri.
Ex Cavallino Rosso (futuro Pala Provincia): La definizione delle modalità di bonifica è ancora in corso. "È una questione cruciale, considerando che il progetto è finanziato con fondi PNRR," si legge nell’interpellanza.
San Fedele: Il quartiere, situato a valle idrogeologica dei siti inquinati, è oggetto di monitoraggio regolare. Tuttavia, i risultati più recenti indicano la necessità di ulteriori approfondimenti per limitare l’inquinamento dei pozzi irrigui.
Ex Smurfit: È stato approvato un progetto per l’impianto di messa in sicurezza d’emergenza. "Ora servono risposte chiare sull’attivazione del pozzo di emungimento e sull’aggiornamento delle attività di monitoraggio."
Un elemento chiave è rappresentato dall’incarico di consulenza tecnica ambientale affidato al Dott. Rampi. "Questo contributo potrebbe accelerare le verifiche ambientali nei siti più critici, in particolare l’ex Way Assauto, e favorire una decisione sul futuro di alcuni contenitori vuoti che da anni attendono una riconversione," sottolineano i consiglieri.
Un appello per la trasparenza
La minoranza chiede aggiornamenti sulle recenti Conferenze di Servizi e sui 16 procedimenti di bonifica attualmente aperti nel territorio comunale. "È necessario un resoconto dettagliato per comprendere lo stato delle operazioni e pianificare il futuro di aree che potrebbero rappresentare una risorsa per la città, ma che oggi restano simboli di degrado e abbandono."