Viviamo in un posto bellissimo - 18 gennaio 2025, 07:28

Viviamo in un posto bellissimo dove il vino si porta a casa

Al netto calo dei consumi alcolici in ristoranti ed enoteche, entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, ritorna il portarsi la bottiglia a casa, ritorna Buta Stupa

Viviamo in un posto bellissimo dove il vino si porta a casa

Il business del vino nei ristoranti e nei wine bar lo scorso anno era quasi tornato ai livelli pre Covid, in controtendenza tra l’altro rispetto ai consumi domestici, ed ecco che ti arriva l’imprevisto. Ve le ricordate le carte Imprevisti del Monopoli? Sedici diverse prescrizioni, perlopiù foriere d’esborsi, tra cui, nella mia vecchia versione ancora in lire, multa per ubriachezza: 2.000 lire. Poca cosa rispetto alle 15.000 di tasse scolastiche da pagare all’improvviso o alle 20.000 di lavori straordinari su case e alberghi e poco sopra le 1.500 di una multa per eccesso di velocità. Altri tempi e altri poteri d’acquisto. 

Oggi, ancor più dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, dallo scorso 14 dicembre, le multe per eccesso alcolico sono salatissime, oltre a rischiare il ritiro della patente. Certo, non immaginiamoci che prima scorressero fiumi e fiumi di vino, anche se bar e ristoranti valgono circa un terzo della domanda, mica poco, ma nell’ultimo mese le persone hanno scoperto timori sopiti e limitano, fino ad annullare completamente, il consumo di bevande alcoliche durante pranzi e cene fuori casa. Un cambiamento repentino che preoccupa non poco ristoratori e proprietari di bar ed enoteche che stanno toccando un calo medio dei consumi non inferiore al 40%. Meno vino bevuto, meno vino venduto e se vendono meno loro, venderanno meno le cantine, oltre a perdere senso il tanto recente can can sul turismo enogastronomico.

Per noi clienti le soluzioni sono diverse, dal prescelto a non bere, alla caccia all’astemio tra familiari e amici, al meno comodo mettersi alla guida dopo un’ora o due dall’aver consumato alcol, fino all’andare al ristorante in taxi, sempre siate residenti in una città e scegliate di scordarvi i locali fuori porta. Per i ristoratori arginare le perdite è tutta un’altra questione. In attesa di capire bene gli effetti di medio periodo della riforma, diversi hanno già fatto nascere iniziative varie in tema: aumento dell’offerta a bicchiere, etilometri messi a disposizione dal locale per controllarsi prima di ripartire, servizi navetta convenzionati e inviti a portarsi a casa la bottiglia non finita.

Giorni fa Assoenologi ha lanciato Portami a casa, progetto che consiste in shopper personalizzati, per portarsi via la bottiglia, magari lasciata a metà, e finirla, comodamente ed in sicurezza, tra le mura domestiche. L’obiettivo è ovvio e condivisibile: salvaguardare la tradizione e il piacere di un buon bicchiere a tavola, garantendo un po’ più di sicurezza. Iniziativa encomiabile nel suo voler incentivare il consumo moderato e consapevole di vino, senza privare i consumatori del piacere di accompagnare i pasti con un buon calice. Iniziativa con un occhio giustamente interessato alla sopravvivenza di migliaia di produttori e di un indotto economico che, specialmente dalle nostre parti, non possiamo permetterci di perdere. 

Progetto che riporta alla formula Buta Stupa, vecchia idea lanciata da Sergio Miravalle un paio di decenni fa, tornata in auge in queste settimane con l’invito a riprenderne uso nei tanti locali partecipanti al terzo appuntamento del Bagna Cauda Day, la Bagna della Merla, profumata convivialità in scena dal 29 gennaio al 2 febbraio prossimi. Invito a godersi l’evento usando tutti i sensi, compreso il buonsenso.

Davide Palazzetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU