Agricoltura - 16 gennaio 2025, 07:27

Focolai di afta epizootica in Germania: alta la guardia sulle importazioni di animali vivi

La presidente Coldiretti Asti Monticone: "Occorrono controlli serrati sulle importazioni"

Focolai di afta epizootica in Germania: alta la guardia sulle importazioni di animali vivi

L’allarme lanciato dalla Coldiretti riguarda i recenti focolai di Afta epizootica bovina riscontrati in Germania, con particolare attenzione all’importazione di bovini, suini e ovini da questo paese. La preoccupazione in Italia è alta, soprattutto alla luce del crescente numero di animali vivi importati dalla Germania, che nel solo 2024 rappresentano il 70% del totale.

Il Regno Unito, a causa della situazione, ha già deciso di sospendere temporaneamente le importazioni di animali dalla Germania, mentre in Italia si teme che la diffusione della malattia possa compromettere ulteriormente la già difficile situazione degli allevatori italiani, provati da altre epidemie come la peste suina africana e la lingua blu, quest’ultima arrivata proprio dal Nord Europa.

“Seppur non pericolosa per gli esseri umani, l’Afta epizootica è una malattia devastante per gli animali, spiega Coldiretti. Si manifesta con vesciche dolorose sulla bocca, sulla lingua, sul muso e sulle zampe degli animali, che faticano a nutrirsi e a deambulare. Gli animali infetti devono essere isolati e abbattuti per prevenire la diffusione.”

Andrea Rabino, vice presidente di Coldiretti Asti e allevatore, rassicura: “Al momento in Italia non sono stati riscontrati casi di Afta epizootica, ma il rischio di una nuova epidemia sarebbe devastante per gli allevatori italiani, che già stanno affrontando una stagione particolarmente difficile.

Giovanni Rosso, direttore di Coldiretti Asti, aggiunge: “La malattia è endemica in alcune regioni del mondo, come il Medio Oriente, l’Africa, alcune zone dell’America e diversi Stati asiatici. In Europa, l'ultimo focolaio è stato registrato in Bulgaria nel 2011, mentre nel 2001 una grave epidemia aveva colpito il Regno Unito, la Francia, l’Irlanda e i Paesi Bassi.”

Per evitare il rischio di contagio e proteggere gli allevatori italiani, Monica Monticone, presidente di Coldiretti Asti, insiste sulla necessità di controlli serrati sulle importazioni di animali vivi, anche quelli provenienti da paesi terzi tramite triangolazioni. “Solo con un monitoraggio rigoroso delle importazioni possiamo tutelare il nostro allevamento e prevenire danni economici gravi.”

La Coldiretti chiede dunque un intervento urgente per garantire la sicurezza sanitaria del settore e prevenire l’ingresso della malattia in Italia.

Redazione

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