Sanità - 14 gennaio 2025, 07:34

Vaccinazioni per pazienti fragili: un passo importante nel piano nazionale di prevenzione vaccinale

La direzione generale della programmazione sanitaria sta rivedendo gli indicatori Lea, includendo vaccinazioni contro herpes zoster e pneumococco, due infezioni particolarmente pericolose

Vaccinazioni per pazienti fragili: un passo importante nel piano nazionale di prevenzione vaccinale

In una recente audizione in Commissione Sanità, Roberta Siliquini, docente dell'Università di Torino, ha evidenziato l'importanza di rafforzare le vaccinazioni per i pazienti fragili, in particolare per gli anziani e le persone con patologie croniche, come parte dell’avanzamento del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025. La discussione è stata richiesta da Silvio Magliano (Lista Cirio) e presieduta dal vicepresidente Daniele Valle.

Siliquini ha spiegato che la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria sta rivedendo gli indicatori Lea, includendo vaccinazioni contro herpes zoster e pneumococco, due infezioni particolarmente pericolose per i pazienti fragili. “C’è molta attenzione verso gli anziani, soggetti particolarmente esposti a infezioni che possono aggravare la loro patologia di base”, ha dichiarato, sottolineando che in Piemonte gli over 65 rappresentano il 26% della popolazione, di cui il 60% soffre di almeno una patologia cronica.

Tuttavia, i dati attuali non sono confortanti. In Piemonte, la copertura vaccinale contro il pneumococco per i soggetti fragili è solo del 7%, lontano dall’obiettivo del Ministero del 75%, e quella per l’herpes zoster è del 5%, rispetto al 50% richiesto. Questo gap nella copertura vaccinale non solo compromette la salute dei pazienti già vulnerabili, ma contribuisce anche all’affollamento dei pronto soccorso, che risentono della pressione derivante dalle complicazioni dovute a infezioni non prevenute.

Siliquini ha anche proposto l’estensione del modello sperimentale Ospivax, un ambulatorio vaccinale in ospedale che, con il supporto della Rete oncologica, mira a vaccinare i pazienti fragili, tra cui bambini e familiari, così come i pazienti oncologici, ematologici e trapiantati. Il progetto prevede una convenzione tra la Città della Salute e della Scienza, l’Università di Torino, l’Asl Città di Torino e Azienda Zero per offrire un supporto vaccinale mirato e tempestivo.

In conclusione, Siliquini ha sollecitato la nomina della Commissione Regionale Vaccinazioni, che sarebbe fondamentale per orientare le scelte tecniche e organizzative nel campo delle vaccinazioni, garantendo un’efficace implementazione delle strategie di prevenzione per i soggetti a rischio. 

La discussione in Commissione ha quindi messo in luce l’urgenza di intervenire per migliorare le coperture vaccinali e proteggere la salute dei cittadini più vulnerabili.

Redazione

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