Politica - 14 gennaio 2025, 10:01

Vicenda Rasero-Bovino, la minoranza: "Crisi istituzionale e appello alla dignità politica"

Le opposizioni denunciano: "controllo del voto e gestione autoritaria minano la democrazia locale"

Vicenda Rasero-Bovino, la minoranza: "Crisi istituzionale e appello alla dignità politica"

La vicenda che coinvolge il sindaco Maurizio Rasero e l'ex assessore Mario Bovino ha scatenato forti polemiche.  Le forze di opposizione - in una nota stampa congiunta -  chiedono con fermezza uno scatto di dignità da parte degli eletti e una riflessione seria su dinamiche politiche. Le opposizioni esortano i consiglieri della maggioranza a rompere il silenzio, fornendo spiegazioni credibili e, se necessario, assumendo posizioni coraggiose per il bene della città. 

Nel frattempo, la minoranza in consiglio comunale ribadisce l’impegno a costruire un’alternativa amministrativa basata su trasparenza e partecipazione, per offrire ad Asti una prospettiva di sviluppo più equa e condivisa.

"La vicenda Rasero-Bovino mette in evidenza una profonda crisi di credibilità delle istituzioni e richiede una riflessione seria su come si sia arrivati a questa situazione. Da tempo affermiamo che tutte le Assemblee elettive - Consigli comunali, provinciali, regionali nonchè parlamento - stanno perdendo ruolo ed efficacia.

L’elezione diretta di Sindaci e Presidenti di Regione ha causato un rafforzamento dei poteri esecutivi, il venir meno del confronto politico - interno ed esterno alle forze politiche -, una palese riduzione della democrazia e della partecipazione dal basso dei cittadini: non ci si stupisce del fatto che si voglia istituire la medesima dinamica anche per l'elezione del presidente del consiglio dei ministri. Ma nella vicenda Bovino – Rasero ci sono aspetti che vanno oltre lo strapotere degli esecutivi.

 L’elemento grave non è l’indicazione di voto, esercitata da qualsiasi maggioranza che democraticamente cerchi di perpetuare la propria prevalenza in una istituzione, quanto il controllo e la verifica sul voto stesso. Ipotesi e metodi di controllo e verifica, che potrebbero essere stati usati anche in altre occasioni, sono pratiche al di fuori dell’ambito costituzionale, infatti l’Art. 48 della Costituzione asserisce che “il voto è personale ed eguale, libero e segreto”. Dalle notizie emerse invece si è appreso che contestualmente alla indicazione del voto sono state attuate procedure di asfissiante controllo proprio per poter valutare chi avesse rispettato le indicazioni stesse. Sorge spontanea la domanda: se le indicazioni non fossero state rispettate cosa sarebbe accaduto? Sarebbero arrivate pesanti ritorsioni, spiacevoli condizionamenti e possibili ricatti?

 Se il controllo non sottende a queste domande non si capirebbe perché attuarlo, in modo scientifico, perché non attenersi, semplicemente, all’indicazione di voto in una normale logica democratica con libertà costituzionale di non avere vincolo di mandato. 

Avere dei consiglieri fidati, oppure escludere qualcuno poco allineato, può essere molto utile nel caso l’ente debba fare delle nomine, e la Provincia di Asti dá l'incarico a tre membri del direttivo della fondazione CrAsti. Ruolo molto delicato, almeno nell'ultima tornata, che hanno portato all'elezione dell’outsider Negro contro lo stagionato Pia.

 La notizia riportata dalla stampa, secondo cui Bovino avrebbe registrato una conversazione con una collega è un altro spiacevole elemento.che sottolinea le dinamiche preoccupanti e scorrette interne alla maggioranza. Vi è un modo di dire secondo il quale non vi sarebbero tanti persecutori se, contestualmente, non vi fossero tanti soggetti disponibili a farsi perseguitare. Non ci si può esimere dall’esprimere un giudizio su tutti coloro, Consiglieri eletti direttamente dai cittadini, che si sono prestati supinamente ad una vergognosa imposizione ed umiliazione personale. Comportamenti che, appunto come si diceva all’inizio, dimostrano quale sia il valore che si dá al ruolo di Consigliere comunale. 

Come è possibile permettere ad un sindaco-padrone di farsi manovrare in questo modo, scambiando i consiglieri per burattini? Come è possibile essere rimasti in silenzio così a lungo, preferendo l’omertà alla trasparenza? Sono ormai più di 7 anni che la città di Asti subisce imposizioni, atteggiamenti arroganti, continue forzature del buon comportamento istituzionale, oltre alla costante “silenziatura” di tutta la maggioranza, determinando l’assenza di confronto politico, da parte del Sindaco/Presidente Rasero che utilizza posti, assessorati, nomine, indicazioni e controlli come se stesse giocando ad una personale partita di Risyko.

 A questa gestione arrogante del potere non è corrisposto alcun miglioramento della città, anzi siamo in pieno declino. Le problematiche, a partire dai contenitori vuoti, dalla serrande abbassate, dai lavori pubblici non eseguiti, da ASP e banca cittadina dal futuro incerto, sono tutte incancrenite e irrisolte. 

Ci auguriamo che qualche collega di centro destra di fronte questa triste vicenda, a prescindere da quale sarà l’evolversi del procedimento penale, abbia un sussulto di dignità e voglia, se non altro, dare qualche spiegazione credibile a quanto è successo, rompendo la cappa di silenzio. Se i fatti saranno provati, il sindaco Rasero non potrà che dimettersi senza esitazioni. 

Come forze di opposizione, questa vicenda ci spinge a lavorare con ancora più forza a lavorare uniti per una alternativa, fatta di idee e programmi al servizio della città e non di questo o quel “gruppo di potere”. La città merita di meglio e dobbiamo essere pronti a offrirle un futuro diverso". 

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU