Economia e lavoro - 14 gennaio 2025, 07:00

Sport e innovazione digitale, per crescere è necessario formarsi

anti appassionati di sport, da giovani, desiderano fare carriera in questo settore, una volta raggiunta l’età adulta.

Sport e innovazione digitale, per crescere è necessario formarsi

Tanti appassionati di sport, da giovani, desiderano fare carriera in questo settore, una volta raggiunta l’età adulta.

Spesso si sottovaluta questo settore lavorativo, perché si considera relegato alle mere gare sportive o connesso solo al business di sport molto seguiti, come il calcio.

In realtà, ciò che ruota intorno allo sport va ben oltre quello che possiamo vedere in televisione o seguire nei palazzetti e stadi locali.

Lo sport rappresenta un vero e proprio motore dell’economia nazionale, con un indotto che supera i confini del settore, per avere ricadute positive sulle economie locali, il turismo e persino il commercio locale.

Basti solo pensare a quanti tifosi sono pronti a seguire la squadra o l’atleta del cuore, in occasione dei grandi eventi sportivi.

A ben guardare, dunque, le prospettive che si aprono, per chi desidera lavorarci, sono numerose, specie se si tiene conto delle innovazioni tecnologiche che stanno coinvolgendo anche questo settore di attività.

Si pensi banalmente alla digitalizzazione, all’Intelligenza Artificiale, alla gestione dei big data.

Un po’ come una grande azienda, alimentata dalle relazioni con i consumatori finali, anche le squadre sportive vengono alimentate da fan e tifosi, pertanto, è necessario imparare a gestirli come principale fonte di reddito.

Le prospettive professionali, dunque, al di là di quelle più tecniche e circoscritte ai ruoli meramente sportivi, abbracciano una serie di sbocchi raramente associabili al settore, ma comunque rilevanti.

Può essere il caso di un social media manager sportivo, di un influencer, di un data Analyst, di un marketing manager o persino un manager.

Quest’ultima figura professionale, in realtà, è tra le più rilevanti e che necessita delle maggiori competenze, tecniche e personali, per poter essere ricoperta in modo adeguato.

Oggi le squadre di calcio, proprio per il giro di business che portano dietro, vanno gestite come vere e proprie aziende, pertanto, le conoscenze che un manager è chiamato a possedere devono essere necessariamente alla stregua di un dirigente d’azienda.

Flessibilità, agilità mentale, problem solving, lucidità e capacità organizzative, unite a una conoscenza trasversale dei vari comparti organizzativi della squadra, dal marketing al merchandising, dalle sponsorizzazioni all’organizzazione di allenamenti e ritiri, dall’iscrizione alle gare fino alla compravendita di atleti, è fondamentale che il manager sportivo costituisca il fulcro organizzativo dell’azienda e sappia come traghettarla a un livello sempre superiore.

Chiaramente, tutte queste competenze difficilmente si potranno acquisire solo sul campo, a prescindere dal ruolo e dall’esperienza maturata.

Se da una parte una carriera nello sport può offrire un bagaglio di conoscenze tecniche estranee a un manager esperto, d’altro canto mancheranno quelle doti gestionali necessarie per tenere il polso dell’azienda sportiva.

Per questa ragione, se si ambisce a ricoprire il ruolo di manager è importante formarsi e completare il proprio percorso professionale, con percorsi formativi dedicati.

Il Master in Sport Management di 24ORE Business School è tra i più affermati in questo senso.

Programmi sempre aggiornati, in grado di rispondere alle evoluzioni delle esigenze professionali di settore, docenti selezionati tra i più affermati manager sportivi, metodologie didattiche innovative sono solo alcuni ingredienti che fanno di questo master uno step imprescindibile per chi desidera affermarsi nello sport.

Le opportunità di carriera, d’altra parte, sono agevolate dal confronto costante col mondo del lavoro, dalle company visit ai project work, fino ai casi studio.

Il percorso, articolato in un anno di frequenza film time, permette di frequentare anche uno stage professionale presso uno delle centinaia di partner che vantano collaborazione con questa prestigiosa scuola.

In questa occasione, ogni studente potrà mettere in atto quanto appreso, giocandosi una carta importante per la propria carriera e sfruttando la possibilità di vedersi rinnovato il contratto anche al termine del percorso.

Molti studenti, di fatto, proseguono l’attività lavorativa nelle aziende ospitanti, con una percentuale di placement che supera nettamente il 90%.

Con questi dati e queste opportunità messe a disposizione del settore, suona molto meno complesso riuscire a coronare il proprio di affermarsi nel settore dello sport.

Richy Garino

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