Economia e lavoro - 10 gennaio 2025, 10:13

Il Consorzio Asti DOCG celebra un ricco 2024 con oltre 90 milioni di bottiglie

Il Moscato d'Asti si è rivelato il vero protagonista dell'anno, registrando una produzione di oltre 33 milioni di bottiglie e una crescita a doppia cifra

Il Consorzio Asti DOCG celebra un ricco 2024  con oltre 90 milioni di bottiglie

Il Consorzio di tutela dell'Asti DOCG ha chiuso il 2024 con risultati significativi, confermando la sua posizione di leadership mondiale nel settore dei vini aromatici. La produzione complessiva ha superato i 90 milioni di bottiglie, mantenendo i livelli dell'anno precedente e dimostrando una notevole resilienza in un mercato caratterizzato da diverse sfide.

Il Moscato d'Asti si è rivelato il vero protagonista dell'anno, registrando una produzione di oltre 33 milioni di bottiglie e una crescita a doppia cifra. Questo successo è stato trainato principalmente dalla forte domanda proveniente dagli Stati Uniti, dal mercato interno italiano e da un significativo aumento dei consumi nel Far East, in particolare in Corea e Cina.

Per quanto riguarda l'Asti Spumante, nonostante una leggera flessione nella produzione complessiva, le esportazioni hanno mostrato una sostanziale tenuta, con un calo contenuto dello 0,8% nei primi nove mesi del 2024. Particolarmente significativa è stata la performance nei mercati dell'Est Europa, dove Lettonia (+5%) e Russia (+49%) rappresentano oltre un terzo delle esportazioni totali. Il Regno Unito ha registrato una crescita del 10%, mentre gli Stati Uniti hanno subito una lieve contrazione del 2%.

Il presidente del Consorzio, Stefano Ricagno, ha evidenziato come questi risultati riflettano una tendenza crescente verso il consumo di prodotti a bassa gradazione alcolica, sia in Italia che all'estero. "I nostri prodotti, naturalmente low alcohol, si stanno dimostrando perfettamente in linea con le nuove tendenze di consumo, incluso il mondo dei cocktail", ha sottolineato Ricagno.

Lorenzo Barbero, vice presidente senior, ha enfatizzato la forza della denominazione nella sua capacità di penetrazione nei mercati internazionali, sottolineando come la filiera produttiva rappresenti un asset strategico fondamentale.

La denominazione si estende su un territorio di circa 10.000 ettari, distribuiti in 51 comuni nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, all'interno di un'area riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il Consorzio conta 1.013 aziende associate, tra cui 50 case spumantistiche, 778 aziende viticole, 153 aziende vitivinicole, 17 aziende vinificatrici e 15 cantine cooperative. Un dato particolarmente significativo è che il 90% della produzione viene destinato all'esportazione, confermando la forte vocazione internazionale di questa denominazione.

Redazione

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