Cultura e tempo libero - 21 dicembre 2024, 12:05

Ad Asti aprirà, con l'anno nuovo, una libreria della catena Ubik in corso Alfieri

La notizia ha innescato una riflessione in Vittoria Dezzani della "Piccola libreria indipendente"

Vittoria Dezzani

Vittoria Dezzani

La notizia dell'apertura di una libreria è sicuramente una buona notizia (gli astigiani sono quindi buoni lettori?) e, dopo "Il Libraccio" e "Giunti al Punto", arriva ad Asti una nuova catena di librerie, "Ubik", 150 punti vendita in Italia. Un retail in franchising della holding Emmelibri - Gruppo Messaggerie, società che coordina le attività distributive e commerciali nell'ambito librario, in cui si ritrovano le origini stesse di Messaggerie, nel lontano 1914. 

Il discorso è sempre quello: le reti in franchising, le Gdo, magari offrono una certa varietà, innegabile, ma (è il commercio, bellezza) non si rischia ogni giorno che passa, di perdere il reale contatto con le persone? Tutte queste attività che si fanno concorrenza a pochi metri una dall'altra fanno davvero bene al consumatore?

In merito alla nuova catena di librerie interviene Vittoria Dezzani della "Piccola libreria indipendente", in corso Alfieri 241, all'interno di un delizioso cortile, che riflette sull'arrivo di un grande concorrente a pochi passi dal suo accogliente negozio dove si può contare sulla personalizzazione del consiglio e due chiacchiere. 

"A  inizio anno - scrive - aprirà l’ennesima libreria di catena di cui non sapevamo di aver bisogno e infatti, direi, non ce l’abbiamo. Non ne hanno bisogno le persone che comprano libri, Ubik è una catena tanto quando Giunti, Mondadori, Libraccio, Esselunga (dove sì: si trovano pure i libri) e non ne abbiamo bisogno noi librai piccoli e indipendenti che i libri li vendiamo. Io non so se sia un problema di permessi, di giunta, di affitti. So però che è un problema, perché per quanto noi realtà indipendenti siamo tutt’altra cosa rispetto alle grandi catene, loro restano grandi, e il nostro impegno, la nostra difficoltà nel fare qualcosa di bello in una piccola provincia, la nostra fatica, pure. Che città bellissima e insieme così disagevole che è Asti".

Una riflessione che ha scatenato centinaia di reaction e commenti.

Vittoria, laureata in Letteratura moderna e un master di scrittura, è un'appassionata e avida lettrice e nella sua libreria, sogno della vita, consiglia e "cura" i suoi lettori ed è legittimo essere preoccupata per l'arrivo di un grande. Ma i commenti social le confermano vicinanza e passione. "La tua piccola libreria non deve temere nessun gigante: la differenza la fai tu, Vicky, con il tuo amore e la tua passione. Per noi amici della Piccola libreria indipendente non cambia nulla" si legge. Oppure: "È vero non c'è n'era bisogno. I libri vanno corteggiati, sperati, e poi acquistati nelle piccole librerie con il gusto di scoprire qualcosa in più dell'autore o della trama grazie alle persone competenti che li vendono ma che anche li conoscono. Un gusto antico di buoni libri e di bioni incontri e no, nelle catene senza personalità proprio no". 

"Cara Vittoria - si legge ancora -  tu sei una persona che accoglie e accompagna i clienti nella scelta dei libri con competenza e garbo e questo particolare fa già una bella differenza. Poi puoi differenziati creando eventi e corsi di scrittura come stai già facendo e magari creare un blog come fanno quelli di cucina".

Betty Martinelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU