Recherche Itinerari nell’Astigiano ritrovato è l’unione di posti unici e di persone uniche, che da tre anni promuovo come occasioni di vacanza nel mondo agricolo. Bellissimo mix tra ritorno al passato e ricerca di nuovo, messo in campo da un nutrito gruppo di giovani imprenditori agricoli e diventato proposta turistica, ricca di diversi itinerari che toccano una ventina di borghi dell’Astigiano. Persone speciali che hanno scelto il ritorno alla terra, riprendendo competenze antiche con visioni moderne, in difesa di territorio, tradizioni, patrimoni produttivi e a caccia della sana umanità che frequenta la campagna.
Imprenditori agricoli che ben si sposano con i risultati di una recente indagine di Centromarca a tema regali natalizi. Risultati che vedono oltre un italiano su tre mettere sotto l’albero prodotti alimentari, preferibilmente tipici e sostenibili. Un grande classico, che quest’anno diventa tendenza, per trovare sulla tavola delle feste qualcosa di un po' più speciale del solito. Un italiano su tre regalerà cibo, vorremo mica essere da meno tra Asti e dintorni? Per riempire un cesto proprio speciale, suggerisco di far visita a tre dei giovani di Recherche, sontuosi testimonial natalizi, così da farvi venire la voglia di conoscere anche gli altri. Tre che diventano percorso di gita o ancor meglio motivazione di fine settimana tra grandiosi prodotti tipici e posti da scoprire con calma.
Si parte dagli ortaggi dell'Azienda Agricola Massarone (347 0667024). Azienda agricola di Luca Roffinella, a Montafia. Luogo strategico, a due passi da Capriglio e da Piea, inserito negli areali produttivi di due grandiose tipicità: il piccolo, carnoso e cuoriforme Peperone di Capriglio, che rivedremo il prossimo autunno, e le dolci Zucche di Piea De.Co. Al loro importante colpo d’occhio da cesto abbinerei una treccia o due d’aglio di collina e qualche colorano radicchio. In zona, non perdetevi qualcuno dei tanti piloni votivi, edificati a cavaliere tra fine Ottocento e inizio Novecento. In gran parte ex voto, nati per ringraziare di piccoli, grandi avvenimenti. Piloni votivi sparsi tra le campagne che si sommano alle due affascinanti chiese romaniche del luogo: San Giorgio e San Martino.
Poi Rocchetta Tanaro, antico borgo sulle sponde del nostro grande fiume, circondato dagli spettacolari boschi dell’omonimo Parco Naturale. Nel girarla, impossibile non imbattersi nei Marchesi di Incisa, feudatari dai tempi del Barbarossa e ancora oggi residenti e produttori di ottimi vini; la loro tenuta, con resti dell’antico castello e mura, è centro del paese. A Rocchetta, per arricchire il cesto, potete recuperare qualche profumatissimo tartufo direttamente dal Ivan Nogarotto, giovane appassionato cacciatore di trifule con il marchio Nogarotto Tartufi (350 1644134). Tartufi freschi, creme al tartufo, bianco e nero, e il suo olio evo allo scorzone estivo.
Per finire di riempire il cesto, formaggi. Formaggi di capra a Moasca. Formaggi dell’Azienda Agricola Vigliani, in Regione Ronco, dove il giovane Marco si occupa del paio di centinaia di Camosciata delle Alpi e del piccolo caseificio a marchio I formaggi di Moasca (338 9719168). La produzione spazia dai freschi, come robiole e primosale, fino a importanti erborinati, un incredibile taleggio da latte di capra, il Capreggio, e la grande Ruota, stagionata almeno trecento giorni. Fatti gli acquisti, salite al borgo, dominato dall'antico castello e dalle sue due imponenti torri circolari, importanti resti dell’edificio costruito nel 1351, e non perdetevi di salire in cima per godere di una delle più affascinanti terrazze con vista di tutto l’Astigiano, sempre bellissimo, anche in inverno.