Il Consiglio comunale di Asti ha approvato il bilancio di previsione per l'anno 2025, un documento che il sindaco Maurizio Rasero ha definito "un miracolo" durante la sua presentazione. La maggioranza è rimasta solida, con la pratica approvata con 21 voti su 21 disponibili.
"Nonostante le sfide finanziarie, tra cui i tagli ai trasferimenti statali e la riduzione dei fondi straordinari come quelli del PNRR, l'amministrazione è riuscita a mantenere inalterati i servizi senza aumentare tasse o tariffe per i cittadini" aveva spiegato il sindaco in apertura di dibattito, la scorsa settimana.
La discussione è stata l'occasione anche per stilare il programma di progetti e iniziative da parte dell'Amministrazione. L'assessore ai Lavori Pubblici e Sport, Stefania Morra, ha annunciato il completamento di importanti lavori di riqualificazione, tra cui il municipio e Palazzo Ottolenghi, oltre alla prosecuzione dei lavori per il nuovo Palasport.
Nel settore dell'istruzione, l'assessore Loretta Bologna ha comunicato l'apertura di una nuova sezione al nido "Lo Scoiattolo" e l'ampliamento dell'orario del nido "La Rondine", senza aumenti di rette. L'assessore al Commercio Mario Bovino ha parlato di nuovi arredi urbani e possibili nuovi mercati rionali.
La sicurezza rimane una priorità, con l'assessore Luigi Giacomini che ha annunciato l'assunzione di nuovi agenti di polizia municipale e l'installazione di nuove telecamere. Per la cultura, l'assessore Paride Candelaresi ha confermato lo sviluppo di eventi di successo e progetti di valorizzazione dei musei cittadini.
Il bilancio prevede entrate per circa 125 milioni di euro e spese correnti di circa 71 milioni, con ulteriori 12 milioni in conto capitale. L'ex assessore al Bilancio Riccardo Berzano ha sottolineato la solidità del documento, pur evidenziando la necessità di affrontare l'aumento delle spese correnti e la limitata capacità di spesa straordinaria.
Sutera parla di "fuoco amico"
Il dibattito in Consiglio Comunale si è arricchito di un intervento significativo da parte del consigliere del Partito Democratico, Luciano Sutera, che ha voluto chiarire alcuni punti e rispondere a critiche ricevute, anche da parte di quello che ha definito 'fuoco amico'.
Sutera ha iniziato ricordando il suo impegno nella presentazione di emendamenti dal 2017, esprimendo disappunto per il fatto che quest'anno, per ragioni tecniche, non sia stato possibile discuterli. Ha poi elencato dettagliatamente gli emendamenti proposti da vari colleghi, tra cui quelli relativi all'emergenza abitativa, al Bosco degli Astigiani, alle sagre, e a diverse soluzioni per il problema del traffico.
Il consigliere ha sottolineato l'importanza dell'onestà intellettuale, riconoscendo il contributo di ciascun collega agli emendamenti presentati. Ha menzionato in particolare il lavoro dei consiglieri Saracco, Crivelli, Migliasso, Miravalle e Malandrone su vari temi, dalla vita indipendente ai presidi di quartiere, fino alle questioni scolastiche e ai gemellaggi.
Sutera ha anche affrontato la questione dei dividendi, ricordando la sua esperienza come Revisore dei Conti nel Comune di Novi Ligure nel 2020. Ha spiegato come in quella sede si fosse discusso dell'iscrizione a bilancio delle entrate da dividendi, basandosi su un trend storico. Ha poi collegato questa esperienza alla situazione di Asti, dove aveva proposto un approccio simile, sottolineando l'importanza di un impegno scritto da parte delle partecipate.
Il consigliere ha concluso il suo intervento ribadendo l'importanza della chiarezza e della correttezza nel riconoscere il lavoro e le iniziative di ciascuno, esprimendo il suo impegno a svolgere al meglio il proprio ruolo senza appropriarsi dei meriti altrui.
Altre voci dell'opposizione
"Il bilancio di previsione è per sua natura un bilancio a metà - ha commentato Vittoria Briccarello (gruppo Uniti si può) - , a cui mancano le parti sostanziali su cui far progettazione, per questo durante la sua discussione dovrebbero emergere le linee politiche più che i dati schietti facilmente rinvenibili nelle pratiche. E le linee politiche non hanno citato nemmeno per sbaglio le tematiche più calde: sicurezza stradale in primis, transizione ecologica reale e attrattività culturale. Abbiamo dovuto chiedere agli assessori interventi più cospicui che in prima seduta sono stati di 4 minuti ognuno, riteniamo ci sia molto da lavorare e speriamo che le variazioni future vadano nella direzione giusta". "Il lavoro fatto dai colleghi di consiglio sugli emendamenti, in particolar modo da Sutera, è stato come sempre un grande lavoro che verrà perseguito nelle variazioni", ha concluso Briccarello.
Mentre Mario Malandrone (Ambiente Asti) sceglie di replicare indirettamente all'affermazione del sindaco: "Il bilancio di precisione non è affatto miracoloso, nasconde in sé un' assenza di strategia per il futuro. Tra le pieghe del bilancio si legge chiaramente che l'Amministrazione comunale su ambiente, temi sociali dal lavoro al diritto alla casa non sa dove andare. E fuori dal bilancio spunta una scelta non discussa e non passata in consiglio quella della candidatura per l'inceneritore".
In quanto all'intervento di Sutera, Malandrone ha commentato: "Credo che le proposte a volte abbiano più una paternità e sia importante riconoscerla, ma sono dinamiche tra consiglieri. Quel che è certo è che l'opposizione è unita. E così il gruppo di consiglieri di minoranza: siamo una famiglia, una comunità".
“E’ un bilancio che non risolve i problemi degli astigiani" secondo Massimo Cerruti (M5S), che optando per la via del sarcasmo afferma: "Parafrasando Benigni in Jonny Stecchino, il problema di Asti è il traffico ma qui lo è per davvero, insieme alla sicurezza di pedoni ed automobilisti che ogni giorno rischiano di essere investiti oltre a respirare aria nociva ben oltre i limiti previsti dalla legge. Nessuna programmazione, il piano del traffico abbandonato in qualche cassetto, nessun investimento, idea o progetto. Servirebbero poi più attenzione per l’ambiente, il sociale e lo sport, dove alcune cose funzionano solo grazie all’impegno e all’investimento di privati".
“Sarebbe anche necessario sospendere la raccolta verticale dei rifiuti e puntare con convinzione su differenziata - argomenta il consigliere pentastellato - , riuso e riciclo e dire un secco no alla costruzione di un inceneritore, con la decisione improvvisa di candidarsi saputa dai giornali e senza discussione in nessuna Commissione e men che meno in Consiglio. La Città del Vino non si merita un castigo del genere con 250 mila tonnellate di rifiuti inceneriti ogni anno con camion in andata e ritorno, ceneri, fumi, acque da ripulire e scorie residue da portare via”.