Il dibattito sul termovalorizzatore infiamma il panorama politico astigiano. Sergio Ebarnabo, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, rompe gli indugi e lancia una difesa a tutto campo del controverso progetto, presentandolo come una "soluzione strategica per il futuro di Asti".
"Guardiamo a Parigi - dichiara Ebarnabo - dove sei termovalorizzatori trattano persino rifiuti ospedalieri senza alcun impatto ambientale. La tecnologia moderna ha fatto passi da gigante, e noi non possiamo rimanere indietro". Le sue parole suonano come una sfida diretta ai movimenti contrari all'impianto, che vedono nel termovalorizzatore un rischio per la salute pubblica.
I vantaggi economici diventano il secondo punto di forza dell'argomentazione. "Questo impianto - spiega il consigliere - non è solo un'infrastruttura, ma un'opportunità concreta di risparmio per le famiglie. Attraverso i contributi derivanti dal conferimento dei rifiuti, potremo ridurre sensibilmente la tassa rifiuti".
L'obiettivo politico è chiaro: presentare Asti come un territorio all'avanguardia. "Siamo di fronte a un'occasione unica per riposizionare la nostra città - prosegue Ebarnabo - un modello di innovazione che coniuga progresso e sostenibilità ambientale".
Non manca una critica diretta alle opposizioni. "Chi solleva timori infondati - attacca - sta semplicemente ostacolando il progresso. I dati scientifici sono dalla nostra parte: la tecnologia moderna rende questi impianti assolutamente sicuri".
"È il momento di guardare avanti - conclude Ebarnabo - Asti non può permettersi di rimanere indietro mentre altre città abbracciano l'innovazione. Questo termovalorizzatore sarà la nostra carta vincente per il futuro".