"Si possono dire tante cose di Asti, ma non che in questo posto ci sia una grande generosità" con queste parole, il vescovo Marco Prastaro sintetizza il bilancio del primo anno di attività dell'ambulatorio di cure gratuite "Fratelli Tutti", inaugurato il 20 novembre scorso alla presenza del cardinal Matteo Maria Zuppi e che rappresenta una risposta concreta all'invito di papa Francesco durante la sua visita nelle terre d'origine dei suoi avi, nel novembre 2022.
"Sono, per questo, molto riconoscente verso tutti coloro che, con il proprio servizio donato a titolo gratuito" spiega il vescovo che sottolinea come quest'opera di carità moderna non potrebbe reggersi in piedi senza il contributo, in termini di tempo e di ore dedicate, di tanti professionisti sanitari.
Un variegato mosaico di solidarietà
Ad accedere a “Fratelli Tutti” sono per la maggior parte pazienti di nazionalità italiana (55,6%) e, in percentuale assoluta, hanno più necessità di assistenza e cura le donne. Gli altri assistiti provengono principalmente da Albania (7%), Marocco (7%) e Ucraina (4,3%), ma sono state prese in carico persone provenienti da Armenia, Bangladesh, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Cile, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Estonia, Francia, Gambia, Germania, Moldavia, Pakistan, Perù, Romania, Sudan, Senegal, Tunisia, Turchia, Ungheria e Venezuela.
L’età media degli utenti è pari a 48 anni per gli uomini e 45 anni per le donne. Sono in carico all’ambulatorio anche 13 minorenni, di cui 7 femmine e 6 maschi.
Dall’estate sono giunti all’ambulatorio, grazie alla convenzione con il Comune di Asti, settore Politiche Sociali, anche soggetti senza fissa dimora, afferenti alla mensa sociale, al dormitorio maschile ospitato nei locali dell’ex seminario diocesano di Asti (circa il 7% degli utenti).
Loredana Neretti (Lions) e il vescovo Marco Prastaro
La maggior parte delle persone che sono state prese in carico da “Fratelli Tutti” giungono per segnalazione dei centri Caritas (90% degli assistiti) e in particolare, dal Centro di Ascolto Diocesano, dai CDA di San Pietro, San Domenico, N.S. di Lourdes, San Secondo, Santa Caterina e Sacro Cuore per Asti città, mentre per quanto riguarda i CDA diffusi sul territorio le richieste di cura e assistenza provengono da Villafranca e Villanova d’Asti.
Il 4% degli assistiti giunge a “Fratelli Tutti” su indicazione di Migrantes, mentre il 2,6% di utenza è stato indirizzato all’Ambulatorio dalla San Vincenzo de Paoli del Don Bosco di Asti.
Tra le prestazioni sanitarie richieste, come spiega Tiziana Stobbione, responsabile della pastorale della salute, Dentisti e oculisti risultano essere i professionisti più richiesti.
Le consulenze odontoiatriche effettuate, infatti, superano le 160 prestazioni e vanno dalle visite all’istruzione per l’effettuazione dell’igiene orale, dalle otturazioni alle estrazioni chirurgiche, dalle terapie canalari alle protesi parziali o totali. "Grazie alla costante collaborazione con Beppe Amico, Direttore della Caritas astigiana, è stato stilato un progetto con Caritas nazionale che ha consentito autorizzare il pagamento di 15 protesi dentarie (al 30 novembre 2024)".
Le prestazioni oculistiche effettuate sono circa 90, e vanno dal controllo visus alla prescrizione di lenti.
Si possono annoverare, poi, prestazioni di medicina generale (7,5 %), di chirurgia (4,3%), di ortopedia, psichiatria, cardiologia, pneumologia, terapia antalgica, dermatologia, endocrinologia, neurologia, ortopedia, dietologia, gastroenterologia, malattie infettive, urologia e pediatria.
Tante storie di ordinaria povertà
In un solo anno, l'Ambulatorio si è affermato come una realtà concreta e preziosa, basata esclusivamente sul volontariato: medici, infermieri, farmacisti, operatori sociosanitari e amministrativi mettono a disposizione tempo e competenze gratuitamente, per aiutare chi è più in difficoltà. Ed è ormai un presidio integrato anche nel sistema della sanità locale: a inizio anno è stata infatti stilata una convenzione con l'ASL di Asti nella quale l'Azienda sanitaria ha "confermato la disponibilità a sostenere l'iniziativa della Diocesi di Asti, consentendo l'adesione nel rispetto delle normative in atto da parte dei propri dipendenti che intendano rendersi disponibili a operare presso l'Ambulatorio "Fratelli Tutti", riconoscendo in tale attività una misura utile a contribuire alla riduzione delle liste di attesa".
“Sono contento - spiega sempre il vescovo - del fatto che l’ambulatorio diventi sempre più di tutti e per tutti, rendendo concreta e tangibile l’attenzione della nostra comunità verso chi, per condizioni di estrema indigenza e fragilità, fa fatica perfino ad accedere al servizio pubblico nazionale”.
La firma della convenzione con i volontari ospedalieri
E' significativa la storia, raccontata dalla dottoressa Marcella Pavese , di un uomo, trapiantato d rene che con sua moglie era costretto a vivere in macchina: grazie all'opera di Fratelli Tutti ha una protesi dentale che gli permette di sorridere, e grazie alla Caritas un letto sopra la testa.
Tutto questo, grazie anche alla generosità di molti benefattori: i costi sostenuti dalla Diocesi per l’apertura dell’ambulatorio sono pari a circa 110 mila euro tra lavori, rifacimento degli impianti, adeguamento strutturale e non alla vigente normativa sanitaria.
Per quanto concerne le entrate la Diocesi di Asti ha erogato, con i fondi dell’8xmille, 20.000 euro il 16 gennaio 2024 per la gestione delle spese ordinarie. La raccolta diocesana per l’Avvento 2023 avente come causale i farmaci per l’Ambulatorio ha quantificato circa 3000 euro. Grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana è stato erogato dalla CEI un finanziamento una tantum di 18.000 euro per copertura spese assicurative e protesi dentarie mobili per adulti.
Le uscite sono rappresentate, principalmente, tolti i costi vivi di gestione ordinaria (smaltimento rifiuti sanitari, utenze telefoniche, materiale per pulizia, locandine, cancelleria, eccetera), dai farmaci, sia a uso interno per terapie antalgiche o ortopediche che, in misura maggiore, per farmaci in fascia C (non mutuabili) prescritti dai nostri specialisti. La maggior parte di questi farmaci è riservata a persone con problematiche psichiatriche, sindromi ansioso-depressive (in aumento a livello nazionale) e al controllo del dolore o di problemi infiammatori e malattie cronico degenerative. La parte più importante delle spese, però, è legata alle protesi dentarie mobili per adulti: grazie al progetto con Caritas diocesana alla data del 30 novembre, erano già state autorizzate 15 protesi, per un valore pari a circa 11.000 euro. Per il 2025, la Diocesi si è impegnata a destinare 20.000 euro dei fondi dell’8xmille e i proventi della raccolta diocesana per l’Avvento 2024.
L'elenco dei benefattori è lungo, spiega la direttrice sanitaria Anna Paola Fea: " E' un dato significativ, se pensiamo che si tratta di una realtà aperta solamente da un anno e molti di questi sono anonimi". Tra questi il gruppo di Preghiera Padre Pio, la Fondazione Opera Pia Tellini, Inner Wheel Asti, Associazioni “Con Te” e A.S.T.R.O. le cantine Bava di Cocconato, la ditta Raviola: e l' Associazione Astigiani che ha donato un ecografo multifunzionale Esaote dal valore di 25.000 euro.
I progetti per il 2025
Molte cose sono in programma per i prossimi mesi: è appena stato attivato l’ambulatorio “I martedì del cuore”, un’attività di promozione della salute e di prevenzione delle patologie cardiache. Un’équipe fissa, composta da un medico, da un’Infermiera esperta di cardiologia e da una farmacista autorizzata e formata, sarà sempre disponibile per effettuare la rilevazione dei seguenti parametri: pressione arteriosa (PA), frequenza cardiaca (FC), saturazione dell’Ossigeno (SPO2), rilevazione glicemica (mg/dl) con destrostix (è in corso una richiesta per quest’ultima attività seguita da una volontaria per ottenere gratuitamente le strisce per la rilevazione). Si prevede anche l’effettuazione di elettrocardiogramma, da inviare allo specialista cardiologo per la refertazione formale.
È in fase di definizione uno specifico progetto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti per supportare i costi relativi alle cure dentarie e poter attuare un’attività di ortodonzia per i bambini indigenti (valore del progetto: 30.000 euro).
L’intervento ortodontico in età precoce gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di una corretta funzione masticatoria e nella promozione di una buona salute orale, oltre a prevenire l’insorgenza della malocclusione e migliorare l’estetica del sorriso.
È stato innalzato il limite ISEE per accedere a visite mediche: sempre previo passaggio a centri/servizi/patronati sopraindicati per verifica effettiva del reddito, si potrà accedere all’Ambulatorio con ISEE pari a 12.000 euro.
Da gennaio 2025 sarà possibile effettuare Ecografie addominali, Ecocardio ed Ecodoppler. Dal 2023 è in corso una collaborazione con Banco Farmaceutico, che permette , anche grazie alla partecipazione alle Giornate di Raccolta del Farmaco di ricevere in donazione farmaci in fascia C particolarmente necessari agli assistiti: questo servirà per ottimizzare i costi di gestione della struttura.
Convenzioni con Vao e Lions
A termine della conferenza stampa, sono stati ufficialmente sottoscritti due importanti accordi: con Lions Club Storici, Artisti e Presepisti d'Asti che si impegna a fornire agli utenti indicati dall’Ambulatorio gli occhiali con montature nuove, e con l’Associazione Volontari Accoglienza Ospedaliera, V.A.O. Odv, per l’accompagnamento e la facilitazione nella gestione delle pratiche sanitarie degli assistiti dell’ambulatorio “Fratelli Tutti” in ospedale.
La firma della convenzione con il Lions Club Storici, Artisti e Presepisti d'Asti
Due convenzioni che incrementano la collaborazione tra volontariato ed istituzioni per agevolare l’accesso a tutti i servizi sanitari degli utenti che si rivolgono, per cure mediche, all’ambulatorio.
Oltre ai Centri di ascolto di Caritas per accedere all’Ambulatorio Fratelli Tutti si potrà anche fare riferimento ai Servizi Sociali del Comune di Asti e, da gennaio 2025, ai Patronati/CAF (con i quali si stanno già stilando apposite convenzioni).