Un affresco autentico della vita nelle Langhe degli anni Settanta, un periodo di trasformazioni epocali: "Onde di Terra", la pellicola firmata da Andrea Icardi ha conquistato pubblico e critica in una serie di festival internazionali e locali. Da Salerno a Parigi, fino all’Asti Film Festival, il film ha raccolto premi e menzioni che ne confermano il valore universale.
La trama segue Fulvia, una giovane calabrese che si trasferisce nelle Langhe tramite un matrimonio combinato, scontrandosi con una realtà lontana dalle promesse. La sua storia, emblema delle tante donne del Sud che affrontarono con coraggio lo spopolamento delle campagne del Nord, ha toccato profondamente gli spettatori. “Siamo pronti per una distribuzione oltre i confini della provincia, certi che Onde di Terra, come dice il titolo, sia una storia di mare, di colline, di terra ma soprattutto di coraggio e rivincita”, ha dichiarato il regista, sottolineando l’ampio respiro narrativo.
Tra i riconoscimenti principali, il Paris Play Film Festival, che ha premiato "Onde di Terra" come Miglior Lungometraggio, e la Menzione d’Onore ricevuta al Festival di Salerno per la qualità artistica e narrativa. A pochi chilometri dai luoghi del film, il pubblico dell’Asti Film Festival ha tributato al lavoro il Premio Speciale "La prima cosa bella", per il forte impatto emotivo.
La colonna sonora, composta da Enrico Sabena, gioca un ruolo chiave nell’armonia del film. “Ho cercato di raccontare con le mie note il dramma della solitudine, della disillusione, l’umidità fredda dell’inverno brumoso e le cicale dell’estate, il narcisismo inconsapevole di un uomo, la dignità caparbia di un altro e la forza di una donna tenace e coraggiosa”, ha spiegato il compositore, intrecciando sonorità esclusive con brani iconici come "Terra di Granda" e "Figlia dei Venti".
Il viaggio di "Onde di Terra" proseguirà il 6 dicembre a Bucarest, nell’ambito del salone internazionale del libro Gaudeamus. Un successo che conferma la capacità del cinema italiano di raccontare storie intime e universali, capaci di travalicare confini e culture.