Viviamo in un posto bellissimo - 30 novembre 2024, 07:20

Viviamo in un posto bellissimo dove i ricordi creano valore

Nell’attesa anche Asti possieda un archivio fotografico digitalizzato, mi crogiolo nella botta d’Orgoglio Astigiano arrivata recentemente da quello di Tigliole

Fabbrica di botti di Asti ad inizio Novecento, ripresa da Umberto Eclesia

Fabbrica di botti di Asti ad inizio Novecento, ripresa da Umberto Eclesia

Ieri e l’altro ieri, 28 e 29 novembre, l’Archivio Storico di Comunità di Tigliole è stato protagonista ed esempio, da celebrare e da seguire, in un convegno in quel di Trento: "Innesti. Ricomporre Comunità tra memoria e storia". Case history di valore nazionale nel suo trasformare in patrimonio migliaia di foto e cartoline, ottenute grazie al coinvolgimento delle famiglie di Tigliole, tra i primi ed efficaci casi in Italia di raccolta, fruizione e conservazione delle memorie di una comunità. Immagini che, messe in un insieme digitale, liberamente fruibile da tutti, sono diventate un bene prezioso e un imprevisto collante per i residenti. 

Testimonianza, non certo da poco, di Orgoglio Astigiano, nel trovare uno dei nostri borghi ad essere portato quale esempio nell’avanzato Nord Est italiano. Sai come ci potrebbe sguazzare la nostra Elisabetta Testa nella sua orgogliosa rubrica.

Recentissimo esempio in Trentino che da tempo speravo contagiasse qualche amministratore pubblico di Asti, fino a passare dal dire al fare. Speranza che avevo iniziato a manifestare dedicandole un pezzo di questa rubrica, già ai primi del febbraio 2022. Primo caldo invito a trasformare quel mare di foto nascoste in piccoli e grandi archivi, fino al cassetto di casa, in bene culturale condiviso. 

Foto più o meno antiche, testimonianze ad alto valore di civiltà, utilissime a coinvolgere gli astigiani, in particolare le nuove leve, con la conoscenza di origini e differenze. Da quel lontano febbraio ad oggi solo dire, dire e dire, inclusa una presentazione in pompa magna del progetto di digitalizzazione dell’archivio storico comunale, giustamente denominato DigitAsti

Poco più di due anni fa, inizio novembre 2022, Asti era quasi in digitale. Il bell’annuncio arrivava, tra l’altro, proprio al momento giusto, con il capoluogo ancora a dover ritrovare centralità territoriale e a cercare di far emergere i valori del suo patrimonio culturale, storico e artistico. Nei due anni successivi le esigenze di ritrovare identità non sono cambiate, ma nulla s’è visto per quanto all’opportunità di rendere facilmente fruibile una ricca serie di perché Asti sia Asti

Signora opportunità per coinvolgere gli astigiani con un moderno racconto sulle nostre origini, che sono poi quanto ci lega e molto di quanto possa motivare e sostenere sviluppo. Frammenti di vita, eventi, luoghi, persone, passaggi e scelte storiche, uniti ad insieme, per permettere di modulare meglio il futuro, forti di più conoscenza diffusa del passato. 

A Tigliole son riusciti a farlo in qualche mese e praticamente a costo zero, noi stiamo aspettando da due anni e le ultime stime di spesa si sono avvicinate al mezzo milione. Certo, le precedenze saranno altre, ma almeno un qualche aggiornamento sui lavori in corso ci starebbe. 

Davide Palazzetti

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