Solidarietà - 30 novembre 2024, 17:32

Talento e solidarietà: dieci donatori e studenti d'eccellenza premiati con le Borse di Studio Avis [VIDEO]

Per loro un doppio riconoscimento: per l'essersi diplomati con il massimo dei voti e per la generosa scelta di diventare donatori di sangue

Foto di gruppo al termine della consegna delle Borse di studio

Foto di gruppo al termine della consegna delle Borse di studio

Questo pomeriggio, presso la sala conferenze della Fondazione Goria, si è svolta una cerimonia che ha celebrato il talento, l'impegno e il valore della solidarietà. Ci riferiamo alla consegna delle Borse di Studio Avis assegnate a dieci studenti e studentesse, diplomati con il massimo dei voti nell’anno scolastico 2023-2024 e già donatori di sangue, che hanno ricevuto un riconoscimento per il loro percorso scolastico e umano.

I premiati sono Federico Baila (proveniente dal Liceo Scientifico Vercelli), Giulia Cavatore Ercole, Matteo Varetto e Matteo Dalle Vedove (Istituto Tecnico Giobert), Elena Maria Damasio (Istituto Statale A. Monti), Sara Damasio e Flavia Tangari (Liceo Classico V. Alfieri), Alberto Fea (Istituto Tecnico Artom), Andrea Molino (Istituto di Istruzione Superiore Leardi) e Fabio Rubiu (Istituto Tecnico Castigliano).

Questi giovani, tutti alla prima o seconda donazione, rappresentano un esempio concreto di cittadinanza attiva.

Donare sangue: un atto di valore e salute

Durante la cerimonia, Bruna Accornero, presidente dell’AVIS Comunale di Asti, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani in questa missione: “Per noi incontrare i giovani donatori e donatrici fa davvero la differenza”.

Donare sangue, ha aggiunto, è una scelta di vita che richiede abitudini sane e una consapevolezza profonda: “La scelta di donare dev’essere volontaria, responsabile, anonima, periodica e gratuita. È un atto sicuro che impatta positivamente sulla vita di chi riceve il nostro sangue”.

Anche il dottor Sandro Macchi, direttore del Servizio Trasfusionale Ospedaliero, ha evidenziato il ruolo cruciale delle donazioni: Ogni giorno dobbiamo rispondere a richieste di sangue ed emocomponenti, essenziali per terapie salvavita. Inoltre, poiché ovviamente il sangue donato è sottoposto a controlli approfonditi, la donazione è anche un’opportunità di prevenzione medica, intercettando eventuali patologie sul nascere”.

Maurizio Rasero, sindaco e presidente della Provincia di Asti che ha portato il suo saluto ha aggiunto che i dati presentati, dai quali si evince che quella Astigiana è una provincia con forte numero di donatori: “Ci riempiono d’orgoglio. La nostra è una provincia virtuosa, che ha sempre risposto alle richieste di AVIS, anche nei momenti più difficili come la pandemia di Covid”. Periodo nel quale lo stesso primo cittadino ha iniziato a donare sangue. Rasero ha altresì lanciato l’idea di una giornata dedicata alle quinte classi degli istituti superiori per far conoscere più da vicino il mondo delle donazioni e incentivare i giovani a diventare donatori consapevoli.

Anche Loretta Bologna, assessore comunale all’Istruzione, ha portato il suo apporto, rilevando come una sua esperienza personale abbia rafforzato il legame con la donazione: “Dopo aver ricevuto trasfusioni in seguito al parto, ho deciso di diventare donatrice. Alcune volte ho portato con me anche i miei figli e ho notato che, vedendo il mio esempio, si sono convinti a compiere a loro volta questo gesto.

Un gesto semplice, dall'impatto enorme

AVIS, nata con soli sette soci fondatori, oggi conta oltre 1.260.000 donatori in Italia, che hanno contribuito a raccogliere circa 2 milioni di sacche di sangue ogni anno, rendendola la più grande realtà di donazione del Paese. I requisiti per donare sono semplici: avere un'età compresa tra i 18 e i 60 anni (prorogabile fino a 65), un peso minimo di 50 chili e naturalmente uno stile di vita sano.

Per maggiori informazioni e contatti con Avis Asti vi rimandiamo al sito ufficiale.

Gabriele Massaro

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