Questo pomeriggio, presso la sala conferenze della Fondazione Goria, si è svolta una cerimonia che ha celebrato il talento, l'impegno e il valore della solidarietà. Ci riferiamo alla consegna delle Borse di Studio Avis assegnate a dieci studenti e studentesse, diplomati con il massimo dei voti nell’anno scolastico 2023-2024 e già donatori di sangue, che hanno ricevuto un riconoscimento per il loro percorso scolastico e umano.
I premiati sono Federico Baila (proveniente dal Liceo Scientifico Vercelli), Giulia Cavatore Ercole, Matteo Varetto e Matteo Dalle Vedove (Istituto Tecnico Giobert), Elena Maria Damasio (Istituto Statale A. Monti), Sara Damasio e Flavia Tangari (Liceo Classico V. Alfieri), Alberto Fea (Istituto Tecnico Artom), Andrea Molino (Istituto di Istruzione Superiore Leardi) e Fabio Rubiu (Istituto Tecnico Castigliano).
Questi giovani, tutti alla prima o seconda donazione, rappresentano un esempio concreto di cittadinanza attiva.
Donare sangue: un atto di valore e salute
Durante la cerimonia, Bruna Accornero, presidente dell’AVIS Comunale di Asti, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani in questa missione: “Per noi incontrare i giovani donatori e donatrici fa davvero la differenza”.
Donare sangue, ha aggiunto, è una scelta di vita che richiede abitudini sane e una consapevolezza profonda: “La scelta di donare dev’essere volontaria, responsabile, anonima, periodica e gratuita. È un atto sicuro che impatta positivamente sulla vita di chi riceve il nostro sangue”.
Anche il dottor Sandro Macchi, direttore del Servizio Trasfusionale Ospedaliero, ha evidenziato il ruolo cruciale delle donazioni: “Ogni giorno dobbiamo rispondere a richieste di sangue ed emocomponenti, essenziali per terapie salvavita. Inoltre, poiché ovviamente il sangue donato è sottoposto a controlli approfonditi, la donazione è anche un’opportunità di prevenzione medica, intercettando eventuali patologie sul nascere”.
Maurizio Rasero, sindaco e presidente della Provincia di Asti che ha portato il suo saluto ha aggiunto che i dati presentati, dai quali si evince che quella Astigiana è una provincia con forte numero di donatori: “Ci riempiono d’orgoglio. La nostra è una provincia virtuosa, che ha sempre risposto alle richieste di AVIS, anche nei momenti più difficili come la pandemia di Covid”. Periodo nel quale lo stesso primo cittadino ha iniziato a donare sangue. Rasero ha altresì lanciato l’idea di una giornata dedicata alle quinte classi degli istituti superiori per far conoscere più da vicino il mondo delle donazioni e incentivare i giovani a diventare donatori consapevoli.
Anche Loretta Bologna, assessore comunale all’Istruzione, ha portato il suo apporto, rilevando come una sua esperienza personale abbia rafforzato il legame con la donazione: “Dopo aver ricevuto trasfusioni in seguito al parto, ho deciso di diventare donatrice. Alcune volte ho portato con me anche i miei figli e ho notato che, vedendo il mio esempio, si sono convinti a compiere a loro volta questo gesto”.
Un gesto semplice, dall'impatto enorme
AVIS, nata con soli sette soci fondatori, oggi conta oltre 1.260.000 donatori in Italia, che hanno contribuito a raccogliere circa 2 milioni di sacche di sangue ogni anno, rendendola la più grande realtà di donazione del Paese. I requisiti per donare sono semplici: avere un'età compresa tra i 18 e i 60 anni (prorogabile fino a 65), un peso minimo di 50 chili e naturalmente uno stile di vita sano.
Per maggiori informazioni e contatti con Avis Asti vi rimandiamo al sito ufficiale.